Pisa – Laurea

Pisa – Laurea

Ilaria Bellio – Giovedì 27 giugno, nella splendida cornice della città di Firenze, circondata da amici e parenti, la nostra Sefora Scarcella si è laureata in graphic design e multimedia, presso la Laba (Libera Accademia di Belle Arti), con una tesi dal titolo «La riscoperta del Barocco italiano: la Sicilia sud – orientale», ottenendo 110, il massimo dei voti. La comunità si è congratulata con la neodottoressa e le ha augurato il meglio per il suo futuro.

 

 

 

 

 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

 

 

 

 

Jesi – Nascita

Jesi – Nascita

Mira Fabrizi – Il 15 aprile è venuto al mondo il piccolo Riccardo Putureanu. Per problemi di salute è stato subito ricoverato all’ospedale «Salesi» di Ancona, dove è stato costantemente monitorato e curato dall’efficiente personale di reparto. Mentre la nostra chiesa era costantemente aggiornata dai suoi genitori, un coro di preghiere ha accompagnato, da più parti, questi primi giorni di vita del nascituro. Dopo due mesi il bebè è stato dimesso e ora si trova a casa, per la gioia di papà Mihai, di mamma Olimpia Giovanna, della sorellina Sara, dei familiari tutti e anche nostra. La famiglia Putureanu ha ringraziato il Signore, la chiesa e tutti coloro che le sono stati e le sono vicini!

 

 

[Foto pervenuta dalla comunità in oggetto]

Pavia – Battesimi

Pavia – Battesimi

Franco Evangelisti di Guerrino – Anche quest’anno, sulle rive del fiume Ticino, che attraversa la città, la nostra comunità ha vissuto con gioia e profonda intensità una grande festa battesimale. Sabato 29 giugno, mentre i presenti intonavano le parole del canto «Sulle rive di quel fiume», in otto sono entrati nelle acque per ricevere il battesimo e testimoniare la propria fede in Gesù: Imelda Malabanan e Paola Cinao (residenti a Vigevano), Gheorghe Bot, Cristina Leshanu, Marianna Zhaloba, Jenny Araceli Espinoza Ordonez, Daisy Clareth Rojas Villaroel, Rocio Isabel Quezada Rojas. Durante la stessa cerimonia, Josè Luis Madich Valle è stato accettato come membro di chiesa mediante la professione di fede. La comunità si è stretta mediante i legami della fede ai fratelli e alle sorelle che hanno scelto di entrare a fare parte della famiglia spirituale della chiesa.

 

 

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Niscemi – Giornata dei Ministeri Femminili

Niscemi – Giornata dei Ministeri Femminili

 

Giusy Carbé – Sabato 22 giugno, la chiesa ha celebrato la giornata dei Ministeri Femminili. Il sermone era incentrato sul testo di Isaia 60:1. Sorgere e risplendere è l’obiettivo di Dio per ogni persona che decide di dare la propria vita al Signore. Camminare insieme con Gesù, calcando le sue orme, è il più grande privilegio che tutti, come cristiani, possiamo avere. Sono stati numerosi gli argomenti presentati seguiti dall’invito a riflettere con coscienza se Gesù è al centro della nostra vita. Le esperienze raccontate da alcune sorelle, che stanno attraversando delle “tempeste” nella loro esistenza, hanno commosso e toccato i cuori dei presenti.

 

[Foto: Maria Militello]

 

Rvs. Aperti per ferie. Con gli anziani per un’estate senza disagi

Rvs. Aperti per ferie. Con gli anziani per un’estate senza disagi

Torna “Aperti per ferie”, la campagna estiva promossa dall’Auser, l’associazione per l’invecchiamento attivo, per aiutare gli anziani, soprattutto quelli che vivono da soli, ad affrontare con serenità i disagi dell’estate.

Da nord a sud del Paese, nelle grandi città come in molti piccoli centri, sono numerosi i piani di emergenza per l’estate che vedono Auser protagonista con la sua rete di volontari e il servizio di telefonia sociale “Filo d’Argento”, con il numero verde nazionale 800-995988.

Ne abbiamo parlato con Enzo Costa, presidente di Auser nazionale.


 

Info: www.auser.it

Gesù esplosione di vita. Il secondo Adamo (seconda parte)

Gesù esplosione di vita. Il secondo Adamo (seconda parte)

Francesco Zenzale – La Bibbia dice che Gesù è nato, è cresciuto ed è morto come uomo secondo l’Adamo dopo il peccato, soggetto alla natura deturpata dal peccato. Questo pensiero potrebbe indurci a ipotizzare che Gesù fosse destinato, dal giorno della sua nascita, a morire comunque per vecchiaia o per morte violenta o in un altro modo.

L’ipotesi che Gesù potesse morire di vecchiaia è deviante, pari a quella riguardante il futuro di Adamo – e dell’umanità – qualora non avesse peccato. Non abbiamo alcun riscontro e pertanto è un’ipotesi priva d’importanza. Inoltre, essa non tiene conto del fatto che Gesù – come lasciano intendere i vangeli – fosse ben consapevole del percorso molto breve della sua vita, sia in funzione della sua missione, sia perché il mondo odia ciò che non gli appartiene (cfr. Giovanni 7:7; 15:18; Marco 14.41; Giovanni 13:1), sia perché lo scopo fondamentale di Satana era quello di indurlo a peccare, perché solo in quel modo il suo regno di sofferenza e di morte avrebbe trionfato. Satana sapeva molto bene che la morte di Gesù da innocente avrebbe posto fine alla sua esistenza e al suo regno (cfr. Matteo 4:1 e segg).

Inoltre, le Scritture ci inducono a credere che Gesù sia stato ucciso perché la sua purezza morale e spirituale,1 la sua trasparenza e armoniosa relazione con il cielo (cfr. Matteo 26:42; Giovanni 4:34; 6:38; 10:30) costituivano un’aperta denuncia all’ipocrisia degli uomini del suo tempo, della loro religiosità come anche della nostra. E così, “Caiafa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: ‘Voi non capite nulla, e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione’” (Giovanni 11:49-50).

Queste sue peculiarità caratteriali, innegabilmente, pongono Gesù su un piano superiore rispetto a noi. Egli è “separato da noi peccatori”, non perché nato con la natura umana dell’Adamo prima del peccato, ma perché “santo, innocente, immacolato” (Ebrei 7:26).

Tuttavia, esiste una reale difficoltà nel comprendere la natura umana di Gesù; soprattutto in considerazione del suo concepimento per opera dello Spirito Santo. Se da una parte la Parola si fa carne, dall’altra essa è circondata dal mistero. Gli autori del Nuovo Testamento non svelano questo enigma. E se la sua nascita soprannaturale abbia determinato una sostanziale differenza fra la nostra e la natura umana di Gesù, non si esprimono. Certamente ci sono numerosi testi che avvicinano Gesù all’Adamo dopo il peccato, tuttavia è saggio non dissolvere, con presunte certezze, il beneficio del dubbio.

Senz’altro, come scrive l’autrice Ellen G. White, “con la sua umanità, Cristo si è unito agli uomini, mentre con la sua divinità siede sul trono di Dio. Come Figlio dell’uomo ci ha dato un esempio di ubbidienza; come Figlio di Dio ci rende capaci di ubbidire”. E ancora: “L’umanità del Cristo si unisce alla nostra umanità, e la nostra umanità si unisce alla sua divinità. In questo modo, attraverso l’opera dello Spirito Santo, l’uomo diventa partecipe della natura divina ed è accolto tramite il Figlio di Dio”.2

Note
1 Rivolgendosi a coloro che volevano lapidare la donna adultera, Gesù afferma che nessuno è senza peccato. Riferendosi invece alla sua persona afferma: “Chi di voi mi convince di peccato?” (Giovanni 8:46). Il suo traditore, in presenza dei suoi aguzzini dichiarò: “Ho peccato, consegnandovi sangue innocente”. Ma essi dissero: “Che c’importa? Pensaci tu” (Matteo 27:4). Così anche Pilato: “Avete fatto comparire davanti a me quest’uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l’accusate” (Luca 23:14). “Pilato uscì di nuovo, e disse loro: ‘Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa’” (Giovanni 19:4).

2 E. G. White, La Speranza dell’uomo, Ed. Adv, Firenze, 1998, pp. 12, 519.

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