Lo ricorda Adra Europa in occasione del 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione.

Notizie Avventiste – L’istruzione è un diritto umano, un bene e una responsabilità pubblica. Lo afferma l’agenzia umanitaria avventista Adra Europa in occasione del 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione, proclamata dalle Nazioni Unite.

L’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) sottolinea che, oggi, 244 milioni di bambini e giovani non vanno a scuola e 771 milioni di adulti sono analfabeti. Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, che dia a tutti l’opportunità di un apprendimento permanente, è impossibile interrompere il ciclo della povertà e raggiungere l’uguaglianza di genere, e impedire di lasciare indietro milioni di bambini, giovani e adulti. L’apprendimento può dare potere alle persone, preservare il pianeta, costruire una prosperità condivisa e favorire la pace.

Meno del 40% delle ragazze nell’Africa subsahariana completa la terza media e circa quattro milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola (dati Unesco 2023). Un bambino, o una bambina, che non frequenta la scuola è più vulnerabile ai trafficanti di esseri umani, al reclutamento da parte delle milizie ed è a maggior rischio di matrimoni precoci, gravidanze adolescenziali e lavoro minorile.

“Non accettiamo che il loro diritto all’istruzione venga violato e ci impegniamo come rete globale di Adra a migliorare la qualità e l’accesso all’istruzione” dichiara Adra Europa in un comunicato stampa.

Oggi, insieme all’Unesco, Adra Europa vuole sottolineare l’importanza di “investire nelle persone e dare priorità all’istruzione”. L’educazione scolastica significa molto per ogni bambino. Se tutte le ragazze completassero l’istruzione secondaria, ci sarebbero il 49% in meno di morti infantili, il 64% in meno di matrimoni precoci e il 59% in meno di gravidanze giovanili, e guadagnerebbero fino al 45% in più di una donna senza istruzione.

Adra invita la comunità globale a prendere tutte le misure possibili per garantire che tutti i bambini possano frequentare la scuola, completare la loro istruzione e avere un futuro migliore. L’appello dell’agenzia umanitaria affinché tutti i bambini vadano a scuola è un riconoscimento del valore e del potenziale di ogni individuo. 
“Tutti i bambini sono figli di Dio, preziosi ai suoi occhi, e meritano l’opportunità di vivere una vita dignitosa e motivata, liberi dallo sfruttamento e dalle catene della povertà” si legge ancora nel comunicato stampa.

Oltre a chiedere che vengano apportati cambiamenti politici, i vari uffici nazionali della rete Adra si impegnano nella promozione pratica dell’istruzione. 
Nel 2021, grazie alla generosità dei sostenitori, Adra ha portato avanti 179 progetti educativi in tutto il mondo, con un impatto sulla vita di 547.816 individui. Questi progetti, ad esempio, sono stati attuati per diminuire l’elevato tasso di abbandono scolastico e per integrare in classe i bambini con bisogni speciali. Hanno aumentato la frequenza a scuola attraverso un servizio di mensa nelle regioni colpite dalla fame, hanno migliorato l’istruzione primaria e secondaria e le strutture scolastiche, hanno assistito i Paesi con lo sviluppo di programmi per un’istruzione di qualità per tutti, hanno promosso la formazione professionale dei giovani. Inoltre, i progetti di Adra, che affrontano la povertà alle radici, consentono ai genitori di mandare i propri figli a scuola.

Per saperne di più sull’opera di Adra in Italia e nel mondo in campo educativo, clicca qui.

[Fonte: Adra Europa/Eud News]

 

 

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