csm_Giornata contro il fumoAumentare le tasse sul tabacco è l’obiettivo dell’iniziativa di quest’anno

Notizie Avventiste – La Chiesa Avventista del 7° Giorno si unisce ai tanti gruppi che, partecipano alle iniziative antifumo del 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) .

“Aumentare le tasse sul tabacco”, per ridurne il consumo, è l’obiettivo di quest’anno ed è anche uno dei punti contenuti nella dichiarazione della Chiesa avventista sul tabacco, votata nel 1996, che chiede politiche pubbliche di prevenzione.

L’Oms afferma: “Un incremento della tassazione che faccia aumentare i prezzi del tabacco del 10 per cento porta a una diminuzione del consumo di tabacco del 4 per cento circa nei paesi ad alto reddito e fino all’8 per cento in quelli a medio e basso reddito”. Inoltre aggiunge: “Il consumo di tabacco è la principale causa di morte evitabile al mondo ed è responsabile del 10 per cento dei decessi di adulti in tutto il pianeta”.

Secondo il dott. Peter Landless, direttore dei Ministeri della Salute della Chiesa avventista mondiale, l’aumento delle tasse sul tabacco è uno dei mezzi più efficaci per ridurne l’uso, soprattutto tra i giovani e i poveri. “Come rispettiamo la libertà di mercato, dobbiamo anche rispettare la libertà dei cittadini di stabilire politiche che ostacolino la principale causa di morte evitabile”, ha affermato.

Gli avventisti, da sempre promotori di una vita sana, erano contro l’uso del tabacco oltre un decennio prima che la denominazione nascesse nel 1863.

Poiché le restrizioni sul fumo sono aumentate nei paesi sviluppati, le aziende produttrici di tabacco si sono sempre più concentrate sui paesi in via di sviluppo, dove trovano minore resistenza. Per questo la denominazione continua a organizzare iniziative antifumo tramite la sua rete mondiale di comunità, scuole e ospedali.

In Cambogia, dove fuma il 40 per cento degli uomini, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) attua progetti anti-tabacco dal 1995. Una volta era comune vedere gli esponenti politici e della sanità fumare durante gli incontri; ciò ha spinto Adra a collaborare con altre organizzazioni non governative per ridurre il tasso di fumatori che era del 70 per cento nella metà degli anni 1990.

“Attualmente l’agenzia umanitaria, tramite progetti di sviluppo rurale, educa e sensibilizza le persone nei luoghi in cui il numero dei fumatori non è diminuito come nei centri urbani”, ha spiegato Mark Schwisow, direttore di Adra Cambogia.

In Bulgaria, i dati rivelano che fuma il 45 per cento degli abitanti di età compresa tra 25 e 64 anni, secondo Valerie Dufour, responsabile dei Ministeri della Salute della regione Intereuropea della Chiesa. Gli avventisti in Bulgaria sono uno dei numerosi gruppi che spingono per il ripristino della legge restrittiva sull’uso del tabacco, revocata dal Parlamento nel 2010.

“In Portogallo, la chiesa avventista svolge programmi per smettere di fumare dal 1967”, ha affermato Valerie Dufour, “Più di 4.000 programmi hanno raggiunto circa 60.000 fumatori nel paese”.

In Italia, i fumatori sono 10,6 milioni, secondo i dati 2013 dell’Istituto Superiore della Sanità, con un preoccupante 13,4 per cento di ragazzi e ragazze che iniziano prima dei 15 anni. Il dipartimento Salute delle chiese avventiste organizza corsi per smettere di fumare dal 1973, con oltre il 90 per cento di successo. Sono più di 50.000 le persone che hanno preso parte al programma negli anni.  A verificare il metodo il Centro Oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone.

La Chiesa avventista ha ideato il corso antifumo (chiamato poi “Respira Libero”) negli anni 1950 e lo ha diffuso nel mondo. A luglio presenterà una versione aggiornata del programma che includerà nuove ricerche e metodi. Infatti il nuovo “Respira Libero” è stato realizzato dalla collaborazione tra la Commissione internazionale per la prevenzione di alcolismo e tossicodipendenze e la Loma Linda University della Chiesa avventista.

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco e della Giornata nazionale del respiro, Radio Voce della Speranza (Rvs) di Roma ha intervistato il prof. Giacomo Mangiaracina, presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione. Per ascoltare il programma, cliccare qui.

 

 

Condividi

Articoli recenti