Il presidente Paris: “Vogliamo contribuire alla ripartenza del nostro Paese, perché per noi il futuro è fatto di speranza”.

Notizie AvventisteCaro futuro, oggi ti nutro di speranza è il claim scelto dalla Chiesa avventista per la campagna 8 per mille 2020.
“Gli organismi esecutivi dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) avevano deliberato di declinare la campagna 2020, in continuità con quelle degli anni precedenti, sulla base di tre parole chiave nelle quali si riconosce il movimento avventista: fede, futuro, stile di vita” spiega il past. Stefano Paris, presidente dell’Uicca.

“La decisione risale al mese di novembre 2019” prosegue “Quando è subentrata l’emergenza Covid-19 stavamo avviando il piano di comunicazione e, come tutti, siamo stati costretti a stravolgere i nostri programmi. Tuttavia, ci è apparso subito evidente che il tema scelto era adatto anche in queste circostanze del tutto impreviste, per cui abbiamo modificato alcuni contenuti e le modalità di attuazione della campagna, ma non è stato necessario rivederne il messaggio caratteristico. In fondo, agire oggi, per un futuro di speranza, è parte del nostro Dna come avventisti”.

Paris ha concluso: “Vogliamo contribuire alla ripartenza del nostro Paese, perché per noi il futuro è fatto di speranza. Una speranza che va alimentata, nutrita, accompagnata e sostenuta. Crediamo che, mai come ora, sia necessario garantire di esserci, di metterci al servizio di chi alimenta e nutre il nostro Paese di un capitale sociale unico e immenso con il nostro 8 per mille e tutte le risorse di cui disponiamo”.

Per questo motivo, oltre a impegnarsi per sostenere le persone in difficoltà con le organizzazioni che gestisce (visita il sito https://ottopermilleavventisti.it/progetti/), il Comitato esecutivo dell’Uicca ha anche deliberato di costituire un tavolo al quale sedere insieme alle organizzazioni che si renderanno disponibili per elaborare un progetto che contribuisca a dare un segnale di speranza per il futuro degli italiani.

La Chiesa avventista ha scelto di partecipare alla ripartizione dell’8 per mille fin da quando, nel 1988, sottoscrisse l’Intesa con lo Stato italiano, trasformata poi nella legge 516 del 1988. In linea con la tradizione “separatista” [separazione Stato-Chiesa, ndr.] che caratterizza la propria storia, dichiarò subito che la destinazione del gettito non avrebbe avuto finalità di culto, ma solo quella delle opere sociali, umanitarie, culturali a favore di progetti realizzati in Italia e all’estero. La Chiesa avventista ha investito in questi progetti tutto il gettito ricevuto, circa 65 milioni di euro (https://ottopermilleavventisti.it/rendiconto/), dal 1993, primo anno in cui, sulla base del dispositivo di legge, ha percepito l’8 per mille dell’Irpef ripartito secondo le scelte espresse dai contribuenti.

 

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