Torna la Giornata enditnow® – Gli avventisti dicono no alla violenza.

Lina Ferrara – I Ministeri Femminili della Chiesa avventista presentano la nuova Giornata enditnow® per dire “basta”, con voce ancora più forte, a ogni forma di violenza e abusi.
“Gli abusi non finiranno mai in questo mondo” esordisce Heather-Dawn Small, direttrice mondiale dei Ministeri Femminili, nell’introduzione alla Giornata 2022. Sembrerebbe una strada senza uscita se non avesse subito aggiunto : “Ma possiamo fare la differenza nella vita delle donne che incontriamo”. Queste sono parole che danno speranza e pongono l’accento sull’azione di ognuno. Perché “end it now” significa “facciamo finire ora (violenza e abusi); mettiamo subito un punto finale”.

La Giornata si  celebra quest’anno il 26 novembre nelle chiese avventiste in Italia, e vuole aumentare la consapevolezza su una problematica che non esclude nessuno ma riguarda tutti. Parlandone nel sermone il sabato mattina e confrontandoci nell’approfondimento del seminario nel pomeriggio, acquisiamo maggiore sensibilità. Così, forse, riusciremo a vedere i lividi sulle braccia o sulle gambe della nostra vicina, che prima non notavamo. Oppure ci chiederemo come mai quella ragazza del nostro palazzo, così allegra e spensierata, adesso è sempre silenziosa e incupita, e non esce quasi più. Saremo sensibili ai segnali che gli altri ci inviano, pure nelle nostre chiese.

La Giornata enditnow® mira anche a fornire gli strumenti per poter agire: sapere come accogliere e relazionarsi con le vittime di violenze e abusi; mai fare finta di niente e passare oltre quando si incontra un caso di abuso, ma sapere a chi rivolgersi.

Le chiese avventiste creano anche eventi per coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza, come cortei, stand con materiale da distribuire ai passanti, flash mob, inaugurazione di panchine rosse contro il femminicidio, ecc. Ogni iniziativa è un passo avanti per affermare “enditnow®”.

Tema 2022 
“Abuso di potere” è l’argomento proposto quest’anno, un tema di cui non si parla molto, ma che si verifica anche nella nostra chiesa. Spesso releghiamo il concetto di potere nelle sfere della politica, della finanza e forse anche del mondo accademico, ed è facile pensare: “È una questione che non mi riguarda dato che non ho alcun potere”. Invece, se ci pensiamo bene, ognuno di noi ha potere in qualche ambito e tutti dobbiamo rispettarne i limiti. Il potere in sé non è “male”. Dipende da come viene usato. L’abuso si verifica quando qualcuno che ha potere approfitta di un’altra persona, o di un gruppo, a suo vantaggio. Può trattarsi di un dirigente, un insegnante, una persona carismatica, colta, ricca o altro ancora. E può avvenire anche nella comunità ecclesiale. Chi ha potere deve essere cosciente dei suoi limiti e delle sue responsabilità.

Ardis e Dick Stenbakken, autori delle risorse della Giornata enditnow® 2022, pongono una domanda cruciale: “Che tipo di relazione c’è tra coloro che ricoprono posizioni di influenza, o dirigenziali, e i membri di chiesa? Molte persone hanno vissuto esperienze dolorose di cui forse non hanno mai parlato e tuttavia vanno affrontate.

Il materiale in italiano, sermone e seminario, è stato tradotto dai Ministeri Femminili (MF) nazionali ed è stato inviato da tempo alle responsabili dei MF nelle chiese locali.
“Preghiamo per il successo di questa giornata” conclude la direttrice MF mondiale “Preghiamo che Dio vi dia la forza necessaria per affrontare l’argomento proposto. Preghiamo che il Signore benedica il vostro gruppo di lavoro e il programma che preparerete. Soprattutto preghiamo per coloro che riceveranno benedizioni perché qualcuno ha riconosciuto il loro dolore e gli ha teso una mano amorevole”.

Le risorse sono anche su ministerifemminili.avventista.it/

Condividi

Articoli recenti