La Chiesa avventista in Italia celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Appello all’azione.

HopeMedia Italia – “La Chiesa Avventista è sensibile al tema dello straniero e del rifugiato. Per questo si unisce a ogni iniziativa pacifica che tende ad accogliere l’altro, riconoscendolo come un suo simile e fratello”. Sono le parole del past. Stefano Paris, presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca), in occasione del 20 giugno Giornata mondiale del rifugiato, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000. Il presidente si riferisce all’invito della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) di inginocchiarsi per dire che “le vite dei migranti contano”, “le vite di tutti contano”.

“Con questo gesto simbolico” spiega il past. Paris “anche noi avventisti desideriamo ricordare le difficoltà dei rifugiati e rinnovare alla luce della Parola l’impegno ad aprire non solo i nostri cuori, ma anche le nostre chiese e le nostre case a chi ci chiede ospitalità. Ricordandoci tutti che così facendo qualcuno ha persino ospitato degli angeli senza saperlo!”.

“La nostra comunità, in Italia,” continua “è composta da molti fratelli e sorelle (circa il 50%) che provengono da altri Paesi, ed è nostra volontà continuare ad accogliere ogni essere umano proveniente da qualsiasi cultura, nazione e appartenenza religiosa. Crediamo sinceramente che siamo tutti fratelli e che siamo ‘tutti uguali in Cristo’. Il mandato che ci è stato affidato è quello di accogliere il nostro prossimo, così come ce lo ha insegnato il Cristo. Accogliere il nostro prossimo significa accogliere Gesù”.

Secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Acnur), sono più di 70 milioni i rifugiati nel mondo, il doppio rispetto a venti anni fa; di essi 3,5 milioni sono richiedenti asilo.

Dag Pontivik, direttore di Adra Italia (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), ha ricordato il valore dell’accoglienza: “La Giornata mondiale del rifugiato quest’anno s’incrocia con le voci sulle diseguaglianze razziali di cui siamo stati testimoni virtuali nelle ultime settimane. Come ci poniamo davanti a chi viene da un altro Paese, da un’altra cultura, che ha un’altra storia molte volte sofferta e involontaria? Interpellati dai nostri valori, come volontari di Adra ci impegniamo ad essere portavoce e attori dell’accoglienza, del rispetto della dignità di ogni persona senza distinzione, specialmente in questi tempi di fragilità globale”.

Appello all’azione
L’agenzia umanitaria avventista a livello internazionale ha una lunga storia di aiuti ai profughi in fuga da conflitti e persecuzioni. Di fronte a questa crisi umanitaria senza precedenti, il network mondiale di Adra invita all’azione.
“Chiediamo alla comunità internazionale di trovare una soluzione tempestiva e umana per il reinsediamento dei rifugiati bloccati in Libia e in altre parti del mondo; e di affrontare le problematiche che costringono individui e famiglie a diventare rifugiati. La dignità e i diritti umani sono sempre gli stessi indipendentemente dai cambiamenti e dal commercio.

Chiediamo ai media di riferire in modo responsabile sulla crisi dei rifugiati e sui relativi eventi. Chiediamo loro di presentare un quadro equilibrato ed equo degli eventi e di non alimentare le paure e i pregiudizi delle persone.
Chiediamo alle Chiese di parlare alle loro comunità della risposta cristiana a questi eventi e di come seguire l’esempio di Gesù anche in tempi difficili”.

Le chiese avventiste dei Paesi europei hanno collaborato con Adra Europa in progetti a sostegno dei rifugiati nelle loro comunità.
“Chiediamo alle persone di non essere guidate dall’egoismo, dalla paura e dal pregiudizio. Chiediamo una risposta a questa crisi, che sia guidata dall’intelligenza, dalla compassione, dal riconoscimento della nostra umanità condivisa e dei diritti umani. Crediamo che ogni individuo possa avere un impatto positivo nel mondo che lo circonda. Tutti possono fare qualcosa per aiutare i rifugiati, fosse anche solo pregare o conoscere meglio la loro situazione”.

Tutti i bambini del mondo a scuola
Nel 2020, per dare a tutti i minori la possibilità di un futuro migliore, la Chiesa avventista e Adra Italia hanno aderito alla campagna di raccolta firme mondiale “Tutti i bambini del mondo a scuola”.
”L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme per sensibilizzare i governi di quei Paesi nei quali il diritto allo studio non è garantito a tutti i minori, in particolare ai bambini rifugiati e profughi. Crediamo fermamente che l’istruzione sia uno dei pilastri su cui costruire un mondo più equo” ha affermato Pontvik.

La Chiesa Avventista, con l’otto per mille, sostiene Adra Italia e numerose iniziative di sostegno e integrazione dei migranti in Italia e all’estero.

Guarda un breve video sulla Giornata mondiale del rifugiato.

 

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