Notizie Avventiste – Li hanno definiti l’esercito del bene. E sono davvero in tanti a offrire, in modo disinteressato, tempo e competenza nella vasta rete delle realtà no profit del nostro Paese e di tutta Europa. Anche l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) può svolgere la sua attività umanitaria grazie all’impegno generoso dei volontari che operano nella gestione e realizzazione di progetti e programmi.

“Vorremmo cogliere l’occasione per esprimere la nostra gratitudine alle migliaia di volontari che si fidano di noi e ci aiutano a sostenere le persone bisognose in tutto il mondo” hanno sottolineato i dirigenti di Adra Europa, il 5 dicembre, in occasione della Giornata mondiale del volontariato. Solo nel 2020, Adra ha aiutato più di 34.560.000 famiglie nel mondo, inclusi oltre 19.969.000 beneficiari che hanno ricevuto assistenza durante la pandemia di Covid-19. “Questo non sarebbe stato possibile senza il supporto dei nostri devoti volontari. Grazie a tutti!”.

Il 2021 è stato un anno particolarmente difficile per diversi Paesi europei. Oltre ad affrontare le sfide dovute alla pandemia, si sono verificate numerose calamità naturali: incendi boschivi hanno ridotto in cenere vaste aree in Italia, Grecia e Turchia; inondazioni devastanti hanno colpito Germania e Belgio; e un raro e violento tornado si è abbattuto su svariati villaggi della Repubblica Ceca. In questi casi, la risposta di Adra Europa è stata possibile “grazie non solo ai professionisti, ma anche a migliaia di civili compassionevoli che si sono offerti di fare volontariato sia a distanza sia direttamente nelle aree colpite” hanno spiegato dall’agenzia.

Nonostante gli sforzi compiuti per prevenire le tragedie, alcune non si possono evitare completamente. In questi casi è di fondamentale importanza “avere una forte rete di volontari pronti a intervenire. Siamo estremamente grati alle persone generose che offrono volontariato con correttezza e solidarietà. Il loro aiuto è fondamentale nei momenti di crisi” hanno aggiunto da Adra Europa.

“In tempi di crisi il lavoro dei volontari è più visibile. Molte migliaia di uomini e donne si rendono disponibili giornalmente o settimanalmente per condividere il loro tempo e i loro talenti con chi è nel bisogno” ha affermato João Martins, direttore di Adra Europa “Mostrano l’amore di Dio in modi pratici, servendo con compassione, come fece Gesù”.
[Fonte: Eud News[

Adra Italia e la formazione dei volontari
Un grazie ai volontari arriva anche da Adra Italia. L’agenzia umanitaria avventista svolge un’opera capillare, soprattutto a favore delle persone più fragili, tramite le sue 40 sedi in altrettante città italiane.
“L’impegno e la Mission di Adra sono caratterizzati dal desiderio e dalla realizzazione di opportunità di aiuto per le fasce vulnerabili della popolazione” evidenzia Elisa Gravante, di Adra Italia, sul sito dell’agenzia “Nella quasi totalità dei casi il volontario è l’attore protagonista di queste azioni. È sempre pronto a darsi da fare, a prestare aiuto, a cercare soluzioni a beneficio dei volti che incontra nella sua sede operativa”.

Importante è quindi la formazione dei volontari. A fine novembre si è svolto, via web, un incontro sul tema “Le forme dell’aiuto. Comunicazione efficace e relazione empatica” a cura della psicologa Valeria Natali e seguito da 60 volontari. La relatrice ha proposto tre punti di riflessione: cosa significa aiutare e quali sono le caratteristiche di chi aiuta; la comunicazione efficace e i suoi strumenti; la relazione empatica.

“L’aiuto è innanzitutto relazione” prosegue Gravante “I nostri interventi di volontariato non possono prescindere da una buona comunicazione con gli utenti, per creare una relazione di valore. Per potarlo fare è necessario fermarsi a riflettere sul vissuto delle nostre esperienze operative, cercando di individuare metodi e piccoli accorgimenti che possono dipingere di colori caldi e accoglienti le attività della nostra sede”.

Gli argomenti presentati sono stati confrontati con la realtà vissuta dai volontari e con un focus speciale sull’empatia nei confronti di chi chiede aiuto.
“La richiesta di aiuto sembrerebbe nascere da una debolezza, da una carenza. Una fragilità che tende la mano per il soccorso. Eppure, è un gesto per nulla facile. Riconoscere la debolezza di cui si è portatori richiede molta forza psicologica… Quando chiedi, stabilisci un contatto con le persone e questa è la vera essenza dell’umanità… Nonostante la situazione attuale pandemica ci abbia portati ad evitare il contatto fisico, dobbiamo comunque continuare a ricercare il contatto umano nelle sue varie forme, perché è la fonte principale della vita della comunità e dell’esistenza umana che vuole essere vissuta bene e per il bene” afferma Gravante che conclude “Non ringrazieremo mai a sufficienza i volontari Adra”.

Per saperne di più su Adra Italia visita il sito: adraitalia.org

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