Continuiamo a parlare dei temi trattati nel tascabile “Alla corte di Nabucodonosor. Storia e attualità nel libro di Daniele”, di Saverio Scuccimarri (Edizioni ADV). Siamo giunti al settimo capitolo dal titolo “Il piccolo corno”. Daniele, è adesso una persona anziana, ma è stato deportato in Babilonia quando era un ragazzo. Era entrato nelle simpatie dell’imperatore Nabucodonosor; Dio aveva rivelato a Daniele l’interpretazione di un sogno di Nabucodonosor che riguardava il presente e il futuro di diversi regni, come si legge nel capitolo 2. Daniele era diventato una sorta di primo ministro di Babilonia, ma con il successore, Baldassar, le cose cambiano nettamente. Parliamo, in questa puntata, di un sogno profetico dello stesso Daniele, commentando i primi quattordici versetti del capitolo 7 del libro. In questo sogno sono presenti quattro bestie mostruose, simboli indicatori di poteri politici. Il simbolo che predomina sugli altri è il piccolo corno che scaturisce dalla testa dell’ultima di esse. Oltretutto dopo questo non vengono descritti altri simboli rilevanti, ma si arriva direttamente al giudizio di Dio. Il piccolo corno è ancora attuale e ben si mette in relazione all’oggi, al nostro presente. Alla fine del brano troviamo un “Figlio d’uomo” con caratteristiche divine. Questo è Gesù, che ritorna, che regna per l’eternità.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il pastore Saverio Scuccimarri, direttore della testata “Il Messaggero Avventista” e responsabile della redazione religiosa delle Edizioni ADV e autore del libro.

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