Dopo oltre 25 anni dal deposito della ratifica italiana della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, avvenuto nel 1989, è stato recentemente approvato dalla Camera dei Deputati un testo di legge che è stato trasmesso, come di norma, al Senato.

Il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi ha scritto una lettera ai componenti della Commissione Giustizia del Senato, sollecitandoli a evitare ulteriori modifiche, e dunque un nuovo passaggio alla Camera dei deputati del testo di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento giuridico italiano.
Amnesty avrebbe preferito che il reato di tortura venisse affrontato in maniera diversa. Perché? Quali sono i limiti o le inadeguatezze di questa legge in fase di approvazione? Quali invece le disposizioni opportune e necessarie che verrebbero introdotte?

Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, intervistano Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International.

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