BacchiocchiARnews/Maol – Anna Bacchiocchi, vedova di Samuele, famoso autore e teologo avventista, è morta per avvelenamento da monossido di carbonio nella sua casa nei pressi della Andrews University, in Michigan (Stati Uniti). Aveva 77 anni.

Domenica 7 agosto è stata trovata senza vita dal figlio e dalla nuora, secondo quanto afferma il comunicato diffuso da Paul Toliver, capo della polizia di Berrien Springs. Quando gli agenti sono arrivati nella casa, hanno scoperto che anche il suo cane era morto.
“Ritenendo pericolosa la qualità dell’aria in casa, i poliziotti sono rapidamente usciti con il figlio e la nuora della vittima”, ha aggiunto Toliver nel comunicato pubblicato dai media locali.

Un successivo test nell’abitazione ha registrato elevati tassi di monossido di carbonio. Non è stata rilevata nessuna perdita di gas, e ciò ha portato gli investigatori a credere che la causa sia l’automobile rimasta accidentalmente accesa nel garage attaccato alla casa. I paramedici hanno curato il figlio e la nuora di Anna Bacchiocchi, due agenti di polizia e due vigili del fuoco che erano stati esposti al monossido di carbonio nella casa.

Ultima di quattro figli, Anna Maria Zeferina Gandin Bacchiocchi era nata a Conegliano, in provincia di Treviso, il 25 agosto 1938. Aveva conosciuto Samuele Bacchiocchi al liceo ed era subito nata un’amicizia. Dopo aver conseguito il diploma di infermiera presso la clinica La Lignère, in Svizzera, Anna aveva sposato Samuele il 21 dicembre 1960, nella piccola cappella del Seminario teologico dell’Andrews University, università avventista.

Dal 1963 al 1969, la coppia era stata missionaria ad Addis Abeba, in Etiopia, e in quel periodo aveva accolto con gioia l’arrivo di due figli: Loretta e Daniele. Nel 1969, la famiglia si era trasferita a Roma per dare a Samuele la possibilità di completare il dottorato di ricerca in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana. Samuele Bacchiocchi è stato il primo non-cattolico a studiare presso questa università sin dalla sua istituzione nel XVI secolo, e ha usato le biblioteche del Vaticano per la sua ricerca sul declino dell’osservanza del sabato nella chiesa paleocristiana, tema del suo dottorato. In seguito ha riportato questo lavoro nel suo libro più noto, From Sabbath to Sunday (Dal sabato alla domenica). Durante il soggiorno romano, Anna aveva dato alla luce il terzo figlio, Gianluca.

Nel 1974, i Bacchiocchi si erano trasferiti  presso la Andrews University, a Berrien Springs, in Michigan, dove Samuele insegnava storia della chiesa e Anna “gestiva brillantemente la casa e con successo l’educazione dei tre figli”, afferma la Andrews Univerisity in un comunicato pubblicato sul suo sito web.

“Anna era una donna di grande gentilezza, grazia e bellezza, con abilità culinarie che hanno deliziato tutti i palati”, continua il comunicato universitario, “Ma, ciò che è più importante, era una donna di fede che quotidianamente pregava per la famiglia e la comunità.

Lascia i due fratelli, Antonio e Martino; la sorella, Gina; i tre figli, Loretta, Daniele e Gianluca; le due nuore, Michelle, docente presso la Andrews University School of Education, e Silvia; e cinque nipoti, Christiano, Lauren, Isabella, Gianna ed Enzo.

Il marito, uno degli studiosi avventisti più conosciuti al di fuori della denominazione, era stato stroncato da un cancro al fegato nel 2008, all’età di 70 anni.

I funerali di Anna Bacchiocchi si terranno venerdì 12 agosto, nella Pioneer Memorial Church della Andrews University.

L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie Bacchiocchi e Gandin in questo momento di dolore.

 

(Foto: Samuele Bacchiocchi’s newsletter EndTime Issues, n. 108)

 

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