HopeMedia Italia – Il 31 ottobre, il mondo protestante ha celebrato i 503 anni della Riforma. La data ricorda il giorno del 1517 in cui Martin Lutero affisse le sue 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittemberg, in Germania, dando così il via a una riforma religiosa che riportò alla ribalta gli insegnamenti della Bibbia e provocò profondi cambiamenti nella società.

Francobollo Donne della Riforma 
Dal primo ottobre è disponibile presso gli uffici postali della Germania un francobollo dedicato alle donne della Riforma protestante, emesso dal Ministero delle finanze tedesco.

“Molti associano Martin Lutero alla Riforma. Tuttavia, essa è stata plasmata da molti, comprese le donne” ha commentato Nikolaus Schneider, già presidente del consiglio della Chiesa evangelica in Germania, come riporta Notizie Evangeliche (Nev).

“La Riforma è stata un movimento anche per le donne, motivandole a diventare teologicamente attive” ha scritto Eske Wollrad, del centro evangelico di donne e uomini di Hannover, su bundesfinanzministerium.de.

Tra le donne della Riforma, ricorda Nev, vi è anche Argula von Grumbach, baronessa della Franconia, una delle più famose autrici di opuscoli del movimento e conosciuta ben oltre i confini della Franconia. E poi Katharina Zell, che difese pubblicamente, su base biblica, il suo matrimonio con un sacerdote della cattedrale di Strasburgo. “Il messaggio della Riforma era, per le donne ma non solo, la libertà” ha concluso Wollrad “Non c’è bisogno di alcuna autorità per interpretare la Scrittura come infallibile insegnamento della chiesa. Ogni cristiano, e la chiesa nel suo insieme, può leggere le Sacre Scritture. Da questa intuizione teologica si giunge, anche se non sempre in modo lineare, ai valori moderni di una società democratica, nonché alla libertà di parola e di pensiero”.

Il francobollo speciale e l’annullo del primo giorno sono stati disegnati da Susann Stefanizen.

Monumento a riformatore spagnolo 
Il 29 ottobre, a Santiponce in Spagna, è stato inaugurato un monumento dedicato a Casiodoro de Reina, riformatore del XVI secolo, che realizzò la prima traduzione completa della Bibbia in spagnolo a partire dai testi ebraici e greci. La sua traduzione è conosciuta come la “Bibbia dell’Orso” a motivo dell’immagine sul frontespizio che raffigura un orso nell’atto di avvicinarsi a un alveare su un albero

“La Spagna, proprio come l’Italia” sottolinea l’Ufficio stampa dell’Alleanza evangelica italiana (Aei) “è stato uno di quei Paesi che nel sedicesimo secolo ha subito più di altri le conseguenze della Controriforma, più che conoscere la Riforma protestante. Nel nome di Cristo, l’Inquisizione mise al rogo centinaia di migliaia di ebrei, mori e protestanti spagnoli innocenti e quest’ombra sulla sua storia non si è dissolta del tutto”.

Casiodoro de Reina, teologo del monastero di Santiponce, si era convertito al protestantesimo. Fuggito dalla Spagna per sottrarsi alle persecuzioni dell’Inquisizione, visse prima a Ginevra e poi in diversi Paesi europei senza mai abbandonare il progetto di tradurre la Scrittura in castigliano. La sua versione si diffuse tra gli spagnoli di tutta Europa mentre in Spagna fu osteggiata fino al 1790, quando la monarchia ne permise la stampa.

La statua, in bronzo su una base di granito, scolpita dall’artista Estanislao García Olivares, raffigura il riformatore con in mano la Bibbia aperta. Sulla base si legge chiara l’iscrizione: “A Casiodoro de Reina e ai traduttori della Bibbia in spagnolo. Alla tolleranza e alla libertà. Santiponce, ottobre 2020”.

“Alla cerimonia” riporta l’Aei “hanno partecipato politici locali, provinciali e regionali, insieme ad alcuni leader evangelici. Nonostante le difficoltà per la realizzazione e per il suo finanziamento, il progetto è stato portato a termine e posizionato a pochi metri di distanza da dove l’ultima cosa che fu fatta al riformatore, fu quella di bruciarne l’effige in un grande rogo”.

[Immagini: Nev, Junta Andalucia-protestantedigital.com, Wikipedia]

Condividi

Articoli recenti