NA - Notizie AvventisteFrancesco Zenzale – “Il millennio è uno stato intermedio tra il presente secolo malvagio e il regno eterno che caratterizzerà la piena consumazione di tutte le cose” (Antoine Reymond). La cifra di mille anni è evidentemente simbolica, come la maggior parte dei numeri che figurano nell’Apocalisse. Essa assegna un tempo determinato, per conseguenza una fine, a questo periodo… Il pensiero fondamentale che vi si rivela non è difficile da cogliere. Mille è una terza potenza di dieci, dieci è il numero del compimento, della perfezione terrestre. La terra sarà dunque allora tutta penetrata dalle virtù celesti, poiché questo sarà il supremo compimento delle vie di Dio quaggiù, la conclusione di tutto ciò che ha fatto in favore di un mondo immerso nel male. Dopo questo, lasciamo a Dio la cura di determinare la durata esatta di questa epoca.

In linea con questo pensiero, J. Doukhan scrive: “Nel contesto apocalittico, l’impiego di questo numero riveste un valore simbolico. Il ‘mille’ presente nel numero 144.000, indica una moltitudine. Nella tradizione ebraica, il numero mille viene sempre utilizzato per indicare quantità elevate. Questo simbolismo è impiegato, in modo particolare, per esprimere tempi lunghi. ‘Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove’ (Sal 84:10), oppure, ‘mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch’è passato’ (90:4).

Apocalisse 20 presenta il millennio in due quadri: quello della terra e quello del cielo.

Sulla terra
“Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e aveva una chiave dell’abisso e una gran catena in mano. Ed egli afferrò il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo e Satana, e lo legò per mille anni, lo gettò nell’abisso che chiuse e suggellò sopra di lui onde non seducesse più le nazioni finché fossero compiti i mille anni: dopo di che egli ha da essere sciolto per un po’ di tempo” (Apocalisse 20:1-3).

Il principe di questo mondo viene afferrato e legato per mille anni. La “catena” con la quale il nemico comune viene legato non è una catena in senso letterale, in quanto Satana non può essere legato con legami materiali, data la sua natura di essere spirituale. È una catena simbolica, creata e formata dalle speciali circostanze nelle quali sarà costretto a vivere in un mondo non più abitato da alcun essere umano, perché tutti sono morti.

J. Vuilleumier fa presente che “La catena che lo paralizza, la chiave che lo inchioda nel fondo della sua orrida Bastiglia, sono contemporaneamente l’irrevocabile decreto divino e l’immutabile fissità della solitudine che lo circonda. Giusto ritorno delle cose: Lucifero ha lavorato per seimila anni per rendere inabitabile con guerre e calamità di ogni genere questo mondo, e ora è forzato ad ammirarne per secoli l’immutabile desolazione. L’inattività forzata di Satana è comparata a un imprigionamento”.

Per mille anni, Satana e i suoi angeli non potranno sedurre nessuno perché la terra sarà privata della vita degli uomini. L’abisso verrà sigillato, cioè chiuso ermeticamente. “Confinato su questa terra, egli non avrà accesso ad altri mondi per tentare e disturbare coloro che non hanno mai peccato” (Ellen G. White).

Per saperne di più: assistenza@avventisti.it

 

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