Mario Calvagno commenta il testo di Romani 12:1-8.

A volte rivolgiamo il nostro culto a Dio attraverso preghiere mnemoniche, liturgie particolari, pellegrinaggi, mortificazioni e altro ancora. Paolo ci esorta a presentare i nostri “corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio”. In che modo questo è legato al vero culto spirituale?

Condividi

Articoli recenti