Il past. Giovanni Paolo Arcidiacono è stato riconfermato presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi). Lo hanno eletto i circa 100 delegati presenti a Pomezia (Roma) per la 46° Assemblea Generale. Riconfermato anche il past. Giuseppe Miglio quale vicepresidente. Le chiese battiste italiane sono tornate a incontrarsi in presenza dopo due anni di stop dovuto alla pandemia. Questa edizione dell’Assemblea Generale, che si è tenuta dal 22 al 25 aprile, è stata accompagnata dai versetti biblici: “Non temere piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto darvi il suo regno” (Luca 12:32) e “poiché camminiamo per fede e non per visione” (2 Corinzi 5:7).

Nella mozione programmatica si parla di pandemia e guerra. “In questi ultimi mesi, alla fatica e al lutto della pandemia si è aggiunta la tragedia e l’orrore della guerra in Ucraina” si legge nella mozione programmatica votata dall’Assemblea “Le nostre chiese si sono adoperate dal primo giorno, secondo le modalità e con l’energia che abbiamo imparato già dal lavoro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) con Mediterranean Hope”. Questo impegno, secondo l’Ucebi, rappresenta un cammino che “non può essere solo il nostro, anzi, lo Spirito ci sprona a ricercare compagne/i di viaggio, di ‘ogni tribù, lingua, popolo e nazione’ (Apocalisse 5:9)”.

Nel documento, particolare rilievo è dato all’ecumenismo, inteso come un lavoro collettivo su “ogni impegno condivisibile”. In questo momento, scrivono i battisti, “lo sforzo per la pace chiede di favorire il dialogo interreligioso con tutte le fedi viventi e con quei movimenti che perseguono obiettivi di pace tra i popoli e per il disarmo”. La proposta è quella di costituire un gruppo di ambasciatori e ambasciatrici per la pace “che possano impegnarsi nell’organizzazione di eventi e di iniziative dentro e fuori le chiese, contro la strage evidente in Ucraina e contro tutte quelle nascoste ai nostri occhi”.

[Foto e fonte: Nev]

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