Fede in azione. Colori e Paesi con sfide complesse. Incontro di culture. Un’unica missione. Uno sguardo agli stand dell’Assemblea della Conferenza Generale 2025 a St. Louis, in Missouri
Notizie Avventiste – Se pensate che l’Assemblea Mondiale sia solo una questione interna alla Chiesa, fatta di lunghi rapporti, ecco un’occasione per ripensarci su. L’evento di quest’anno a St. Louis ha cambiato le carte in tavola. Ogni Regione (o Divisione) della denominazione ha trasformato il proprio stand espositivo in un’esperienza immersiva, ricca di cultura, creatività e innovazione missionaria all’avanguardia.
Immaginate di intraprendere un tour a piedi nel mondo avventista a livello globale, dove ogni tappa rivela qualcosa di inaspettato, dagli strumenti di evangelizzazione basati sull’intelligenza artificiale, agli studi biblici virtuali, alla musica locale, alle esperienze missionarie più “artigianali” fino ai centri digitali per il discepolato.
Vi condurremo in un viaggio tra i 13 stand delle Regioni e quelli di quattro organizzazioni collegate, che dimostrano come la missione oggi sia molto più di un programma: è passione, scopo e persone. Ogni esposizione racconta una storia, non solo con numeri o grafici, ma con ritmo, cibo, tecnologia e testimonianze. Gli stand esprimono in modo chiaro un messaggio: la Chiesa avventista globale è viva, versatile e sogna in grande per Gesù.
Divisione Africa centro-est (ECD)
Entrare nello stand della ECD è come sfogliare un passaporto vivente, timbrato con le storie di 11 nazioni, ognuna traboccante di musica, colore e missione. Dal Burundi all’Etiopia, dalle colline del Ruanda al cuore del Congo, questo spazio espositivo è molto più di un semplice stand, è una celebrazione del vangelo attraverso un caleidoscopio di culture.
Invece di concentrare tutto in un’unica esposizione, la ECD ha detto: “Perché non dare a ciascun Paese il suo giorno per brillare?”. Ed è esattamente ciò che avviene. Ogni giorno dell’Assemblea, un Paese diverso è protagonista, mette in mostra abiti tradizionali, prodotti artigianali e modi vivaci in cui Gesù è condiviso in ogni contesto unico. È una vera lezione di narrazione missionaria.
Il design dello stand è un banchetto per gli occhi. Tessuti dai ricchi motivi avvolgono i tavoli, l’arte del posto racconta storie di fede e i sorrisi accoglienti dei rappresentanti trasportano immediatamente il visitatore alle radici del ministero in Africa. Ammirando i manufatti locali e osservando le stoffe delle diverse culture, ti rendi conto che la missione non è un modello unitario. È tanto diversificata e dinamica quanto le persone che la portano avanti.
Lo stand non è solo di natura estetica. È movimento. La Divisione Africa centro-est è coinvolta attivamente nell’opera missionaria e nella promozione dello sviluppo comunitario. Dietro ogni battito di tamburo e ogni arazzo intrecciato, vi è la testimonianza di vite trasformate.
Divisione euroasiatica (ESD)
A prima vista, lo stand della ESD attira con i suoi colori sereni, l’illuminazione soffusa e il design sobrio. Ma basta uno sguardo più attento per leggervi una potente storia di unità, fede e missione, intessuta attraverso alcuni dei territori più difficili del mondo, da un punto di vista spirituale.
Estendendosi dall’Europa orientale al cuore dell’Asia centrale, lo stand rappresenta un territorio segnato da una grande ricchezza culturale e da una forte sensibilità religiosa. Molti dei suoi Paesi sono a maggioranza musulmana, dove l’evangelizzazione aperta comporta dei problemi. Ed è proprio qui che la storia risplende. Invece di ritirarsi, la Chiesa avventista in Euroasia punta sulla connessione, sulla compassione e sulla costruzione di comunità, vivendo l’amore di Cristo in modo silenzioso ma coraggioso.
Il tema “Uniti in Cristo” non è solo uno slogan, è una questione di sopravvivenza. È la forza dei credenti che si sostengono a vicenda nella fede, oltre i confini, le lingue e le credenze. Ogni elemento dello stand riflette questo spirito: dagli abiti tradizionali ai motivi culturali, sino alle immagini pacifiche che contraddistinguono il culto e il servizio in azione.
Divisione interamericana (IAD)
Se l’energia avesse uno spazio espositivo, sarebbe il suo. La IAD è arrivata all’Assemblea con un messaggio chiaro: “Vivere in movimento”. E lo hanno preso sul serio. Dal momento in cui varchi lo stand, venite travolti da un vortice di colori, ritmo e significati. È ardito. È brillante. È pieno di gioia. Tutto è radicato in qualcosa di più profondo dell’estetica: è missione in movimento.
Lo stand stesso, con le sue tonalità tropicali e le immagini dinamiche, racconta una storia in movimento. Imponenti schermi trasmettono di continuo clip missionarie. Una parete curva, ricca di infografiche, conduce i visitatori alla scoperta della IAD, mentre lo spazio centrale attira il pubblico con esposizioni interattive e foto che sembrano una celebrazione della fede in azione.
Dal 1922, il territorio della IAD include le chiese avventiste di 42 Paesi, perfezionando l’arte dell’unità nella diversità. Lo stand non si limita a mostrare i progetti, ma racconta una storia: dalla formazione dei discepoli alle iniziative bibliche guidate dai giovani, al desiderio di toccare i cuori attraverso l’impegno nella comunità. Ogni pannello riflette uno dei quattro pilastri fondamentali (Identità, Crescita, Evangelizzazione e Futuro).
Divisione intereuropea (EUD)
Entrando nello stand dell’EUD (la Regione include anche l’Unione avventista italiana, ndt), si percepisce subito qualcosa di più profondo al di là della semplice struttura: rappresenta l’unità delle intenzioni. Con 11 Unioni e più lingue che Paesi, l’EUD è uno dei territori culturalmente più diversificati del mondo avventista. Eppure, qui ogni dettaglio trasmette un unico battito condiviso: la missione.
Progettato con simmetria e chiarezza, lo stand presenta pannelli coordinati, che illustrano ogni Unione, università e istituzione della Divisione. Nonostante la varietà linguistica e culturale, l’esposizione offre un’esperienza coesa, una metafora visiva dell’impegno a lavorare insieme con uno scopo comune.
Quest’anno, la EUD celebra con orgoglio i 150 anni di missione avventista in Europa. Nel 1874 giunse il primo missionario ufficiale. Lo stand, curato nei dettagli, consente ai visitatori di esplorare le tappe fondamentali di ogni Unione e istituzione, e di riflettere sul contributo offerto dalla Regione alla Chiesa avventista globale.
“Se possiamo realizzare un progetto come questo, con così tante istituzioni, Unioni e lingue diverse, forse la missione è davvero il modo migliore per unire le persone” ha commentato Paulo Macedo, direttore del Dipartimento Comunicazioni all’EUD.
Divisione nordamericana (NAD)
Lo stand della NAD occupa uno degli spazi più ampi e interattivi, e offre un’esperienza da non perdere. Progettato per il movimento, la conversazione e l’esplorazione, questo spazio aperto invita i visitatori non solo a osservare, ma a partecipare attivamente.
Costruito attorno ai temi importanti dell’evangelizzazione digitale, lo stand cattura il cuore pulsante di una missione moderna: inclusiva, innovativa e diffusa. Immagini di grande impatto, angoli accoglienti in stile salotto e postazioni digitali immersive creano un ambiente che sembra un laboratorio vivente per il credente del XXI secolo.
Al centro, vi è proprio il discepolato digitale, un’iniziativa d’impatto che invita 10.000 membri a diventare missionari online, ovunque si trovino. Dagli smartphone allo streaming, la NAD prepara le persone comuni ad avere un effetto straordinario. Il messaggio è forte e chiaro: la chiesa non è confinata tra le quattro mura; è un movimento di persone che camminano con Gesù, e tra di loro.
Divisione Asia-Pacifico del nord (NSD)
Lo stand della NSD trasmette un messaggio netto e mirato: “Prima la missione: io andrò”. La Regione è caratterizzata da una profonda diversità culturale e religiosa. Lo spazio espositivo mette in evidenza territori in cui le grandi religioni mondiali (islam, buddismo, induismo) sono profondamente radicate. Dal Bangladesh e Pakistan al Giappone, Corea del Sud, Mongolia, Nepal, Taiwan e Sri Lanka, il campo missionario è vasto, multilingue e spesso secolarizzato.
Nonostante la complessità, il design dello stand rimane volutamente semplice, strutturato, simbolico e silenziosamente coraggioso. Al centro vi è l’impegno incrollabile di portare Gesù in ogni contesto. Il messaggio della NSD è chiaro: anche negli ambienti più difficili, Cristo rimane il centro della missione.
Divisione sudamericana (SAD)
Cerchi qualcosa di coinvolgente e interattivo? Entra nello stand della SAD e accogli una sfida semplice ma entusiasmante: una passeggiata guidata attraverso i vari ministeri. Completa il tour e ricevi un regalo esclusivo, pensato per celebrare il tuo percorso alla scoperta della missione. La SAD invita ogni visitatore a immergersi nella vivace rete di istituzioni e organizzazioni che collaborano in tutta la regione. Da Adventist Health, IATEC e Novo Tempo, a Superbom Granix, 360 Church, l’app 7Play, CBP, ACES e l’Universidade Adventista, ogni tappa del tour evidenzia come la collaborazione faccia avanzare la missione della chiesa in Sudamerica.
Questa esperienza olistica e ben curata non si limita a informare… ispira. I visitatori non se ne vanno solo con un ricordino in mano, ma con una comprensione più profonda di come l’unità strategica e l’innovazione facciano progredire la missione in questo territorio dinamico.
Divisione Pacifico del sud (SPD)
La Regione SPD ha portato l’innovazione digitale a un nuovo livello. Il suo stand mostra come la tecnologia possa essere una forza trainante per realizzare la missione. Al centro ci sono tre iniziative importanti: Hope Virtual Assistant, Thrive networking e il portale Ministerial Development. Ogni progetto è volto a equipaggiare pastori e membri nella formazione intenzionale dei discepoli, nell’impegno comunitario e nello sviluppo della leadership. Sebbene siano diverse nelle loro funzioni, questi strumenti lavorano insieme in modo armonioso per coltivare chiese più forti e focalizzate sulla missione.
Attorno a queste innovazioni si sviluppa un ecosistema più ampio di istituzioni che riflettono l’approccio integrato della SPD alla missione: l’Avondale University, gli ospedali, il Wayfare Foods e i vari ministeri dell’educazione, della salute e dei media diffondono la fede in ogni aspetto della vita.
“La tecnologia è efficace solo se permette alle persone di impegnarsi in modo più significativo nel ministero. Il nostro obiettivo è semplificare i sistemi affinché le chiese possano concentrarsi su ciò che conta davvero, mettere al centro Gesù e fare discepoli” spiegano dallo stand..
Divisione Africa australe-Oceano Indiano (SID)
Lo stand della SI) si distingue per la sua forte identità visiva con grandi manifesti incorniciati all’interno di una struttura moderna. Le linee pulite e l’illuminazione brillante creano una sensazione di spazio; ciò permette a ogni elemento esposto di essere chiaramente visibile e apprezzato.
A dominare la scena c’è il logo della Regione. Diverse fotografie mettono in risalto temi come salute, educazione, coinvolgimento dei giovani ed evangelizzazione, e illustrano l’impegno della SID per un ministero olistico in tutto il suo territorio.
Punti informativi attorno allo stand presentano i ministeri principali e il lavoro istituzionale della SID, arricchiti da codici QR e materiali digitali pensati per favorire un’interazione facile e immediata. Questa Divisione sovrintende all’opera della Chiesa avventista nell’Africa meridionale e nelle isole circostanti, tra cui Angola, Botswana, Madagascar, Mozambico, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe, oltre a territori come Sant’Elena e le Isole Kerguelen. La diversità di culture e lingue si riflette nelle immagini e nei messaggi inclusivi dello stand.
Divisione sudasiatica (SUD)
Lo stand della SUD è allestito in modo sobrio e funzionale, con un’attenzione alla sostanza. Sfondo semplice e struttura minimale lo caratterizzano, così il messaggio della Divisione emerge grazie alla forza della sua missione. Un grande manifesto posizionato come sfondo rappresenta le Unioni e le istituzioni del suo territorio, ed evidenzia le tematiche della missione, come salute, educazione, pubblicazioni e iniziative di evangelizzazione. Loghi e fotografie di scuole, ospedali e chiese offrono ai visitatori una panoramica della presenza avventista.
Divisione Asia-Pacifico del sud (SSD)
Lo stand della SSD coglie lo spirito della missione che non è solo un programma, è anche un movimento. Ispirato ai ritmi dell’agricoltura, l’approccio della SSD inizia con un momento di preghiera, cresce coltivando relazioni e raggiunge il suo apice nella trasformazione delle persone. Il discepolato si assicura che il raccolto non solo cresca, ma sia durevole.
Al centro dello stand c’è la scultura di un carabao, un bufalo a grandezza naturale, simbolo di perseveranza, umiltà e spirito laborioso della missione nel sud-est asiatico. Tutto intorno, immagini vivaci rappresentano l’opera delle chiese negli 11 Paesi del territorio regionale.
Guardando al futuro, la SSD presenta “REAPS”, un piano quinquennale (dal 2026 al 2030) che si declina così: raggiungere le persone che non ci conoscono, espandere la missione, andare avanti con coraggio, proclamare Gesù con forza, evangelizzare. Per la SSD, il raccolto non è nel futuro, è già qui. E la chiesa è pronta a mietere.
Divisione transeuropea (TED)
Lo stand della TED offre un invito sereno ma coinvolgente a ripensare la missione attraverso le relazioni, il discepolato e la costruzione delle comunità. Incentrato sul tema “Impegnati nella missione: espandere l’amore, crescere discepoli per la vita, moltiplicare le comunità”, la TED mette in evidenza un approccio all’evangelizzazione che pone le persone al primo posto: un approccio che ascolta profondamente risponde con compassione e guida con intenzionalità.
Visivamente, lo spazio espositivo è aperto, ordinato e progettato con cura. I pannelli presentano una mappa del territorio della TED e le iniziative strategiche riflettono la diversità della denominazione nei 22 Paesi che la compongono. Invece di puntare su effetti appariscenti, la TED sceglie l’autenticità, invitando i visitatori a scoprire come delle azioni semplici e costanti nei contesti locali possano portare a trasformazioni durature.
Lo stand riconosce le sfide poste dal secolarismo e dalla diversificazione che caratterizza l’Europa, ma propone con fiducia un modello di missione fondato sull’amore, sulla crescita spirituale e sullo sviluppo di comunità che riflettano Cristo.
Divisione Africa centro-ovest (WAD)
Lo stand della WAD trasmette un messaggio accogliente e ricco di significato: “Più di un luogo. Vieni. Guarda. Servi”. Lo spazio è semplice, ideato per riflettere la profondità e la diversità di un territorio che comprende le chiese avventiste di 22 Paesi e comunica in cinque lingue principali: francese, inglese, portoghese, spagnolo e arabo.
Grandi cartelli verticali costituiscono la struttura principale dello stand, ognuno dei quali mette in evidenza diversi aspetti dell’opera nella Divisione, dall’impegno comunitario, all’educazione, all’evangelizzazione fino ai ministeri sanitari. Anche se il design è ordinato e pratico, riesce a concentrare efficacemente l’attenzione sulla missione. Persone reali, storie vere e bisogni concreti sono rappresentati nelle immagini, che spingono i visitatori a percorrere il cammino spirituale che anima la regione.
Lo stand offre anche souvenir particolari e tradizionali, regalando al pubblico un assaggio dell’Africa. Si percepisce il calore, la creatività e la cultura dell’area, che lascia il desiderio di tornare ancora.
Unione di Missioni cinese (CHUM)
La Chiesa avventista in Cina, Paese con oltre un miliardo di abitanti, invita la denominazione globale non solo a guardare, ma a pregare. Con il suo stand, l’Unione cinese invita i visitatori a partecipare alla sua mappa interattiva di preghiera. Ogni delegato può scegliere una provincia della Cina e a presentarla a Dio in preghiera. Poi, il nome di chi ha pregato viene stampato e posizionato sulla mappa, un segno visibile dell’impegno mondiale a intercedere per la popolazione cinese.
Lo stand è un promemoria silenzioso ma potente: anche se le sfide sono grandi, l’opera di Dio continua a crescere attraverso la fede, la perseveranza e la preghiera. I visitatori non vanno via dallo stand informati e spiritualmente coinvolti, connessi a un campo missionario dove la preghiera è un’ancora di salvezza, un seme per il raccolto futuro.
Unione di Missioni del Medio Oriente e Nord Africa (MENAUM)
Lo stand della MENAUM è una forte testimonianza dell’opera silenziosa di Dio in una delle regioni spiritualmente più sensibili e complesse del mondo. Con lo slogan “Entra nell’impossibile”, lo spazio espositivo trasmette un messaggio coraggioso e umile: la missione qui è possibile, non perché sia facile, ma perché Dio è fedele.
Visivamente, il design colpisce per la sua semplicità e potenza. Testi stampati in modo deciso lungo tutto lo stand proclamano valori fondamentali. Non sono solo degli ideali, ma realtà vissute in una regione dove le espressioni pubbliche di fede sono spesso limitate, e dove le relazioni parlano più delle parole.
La strategia missionaria della MENAUM è profondamente radicata nella presenza e nella preghiera. Più che programmi, l’attenzione è rivolta alle persone: costruire amicizie, nutrire la fede attraverso il coinvolgimento personale e lasciare che l’amore di Cristo risplenda negli atti di gentilezza. Le immagini riflettono sensibilità culturale e intenzionalità spirituale, ricordando ai visitatori che il messaggio del vangelo avanza in modo silenzioso ma potente in questa parte del mondo.
Lo stand presenta anche un’esperienza immersiva grazie alla realtà virtuale, in cui i visitatori sono invitati a trovare un avventista in una città densamente popolata. Il viaggio interattivo mostra con forza la realtà affrontata dalla MENAUM: vi è solo un avventista ogni 99.100 persone. Una realtà che sottolinea l’urgente bisogno di preghiera, presenza e missione nella regione.
L’Unione ucraina (UUC)
Lo stand dell’Unione ucraina riflette la resilienza, la fede e la compassione delle famiglie avventiste che vivono in una regione colpita da un conflitto in corso. Al centro c’è il desiderio profondo di portare speranza e guarigione alla prossima generazione, anche in mezzo alle difficoltà.
Una delle iniziative principali dello stand è il Liceo Solomon, un progetto dedicato ad aiutare i bambini a crescere intellettualmente e spiritualmente. La sua missione è semplice ma intensa: insegnare a un bambino a fidarsi di Dio, integrando la fede con l’educazione e guidando ogni piccolo passo verso traguardi significativi.
I visitatori sono esortati a sostenere questa visione con la preghiera e un supporto concreto. L’Unione ucraina è attivamente alla ricerca di aiuto per completare l’isolamento del rifugio antiaereo della scuola, migliorare la pavimentazione della palestra e migliorare l’isolamento della facciata, interventi che garantiscano sicurezza e dignità in un tempo di incertezza. Lo stand è una testimonianza: anche nel mezzo della crisi, la missione continua, e l’educazione avventista rimane una luce nella vita dei bambini che crescano nella pace.
Il Campo israeliano (IF)
Lo stand dell’IF è incentrato sul potere dell’evangelizzazione personale e dei gruppi di cura, riflettendo il metodo di Cristo nel raggiungere le persone con relazioni autentiche. Secondo Oleg Elkine, segretario dell’IF, lo stand è progettato per sottolineare l’importanza di costruire fiducia e senso di comunità in una regione dove la cultura ebraica attribuisce grande valore alla connessione. “È così che lavorava Gesù” osserva Elkine, riferendosi all’approccio relazionale di Cristo al ministero: raggiungere le persone dove si trovano, ascoltando prima di tutto, e costruendo ponti di fede con compassione.
Oltre all’evangelizzazione diretta, da persona a persona, L’IF ha anche adottato strategie digitali. Sergey Greg, direttore della comunicazione, ha presentato una nuova iniziativa chiamata “The Ten” (I dieci”), un software interattivo basato sui dieci comandamenti. I visitatori possono vivere un’esperienza con la realtà virtuale che dà vita ai principi biblici con narrazioni immersive e scenari reali, pensati per raggiungere le nuove generazioni in modi creativi e culturalmente rilevanti.
Il messaggio è chiaro: il Campo israeliano è impegnato nella missione globale. Che si tratti di costruire relazioni o di evangelizzazione digitale all’avanguardia, i credenti dell’area sono determinati a proclamare il messaggio di Dio anche nelle regioni più difficili.
[Fonte: adventist.news / Tradotto da Veronica Addazio, HopeMedia Italia]
[Immagini: Nathaniel Reid/Adventist Media Exchange (CC BY 4.0)]