Nel 1996 David, un dodicenne di Noceto, si impiccò per gioco per emulare un’esecuzione capitale che aveva visto in un film in tv. Da allora gli abitanti del piccolo centro alle porte di Parma spengono la televisione per l’intero mese di maggio e dedicano una settimana, la “Settimana della creatività”, ad attività ludiche, sportive o teatrali alternative alla televisione babysitter. Com’è possibile che la tv faccia confondere nella mente di un bambino la finzione con la realtà? C’è veramente una lotta tra televisione e creatività? Da qualche anno vengono trasmessi programmi per bambini anche in orari prescolastici, al mattino presto. Con quali effetti? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, lo hanno chiesto al dott. Ciro Aurigemma, psicologo. Con Mariarosa Cavalieri, che ha studiato teologia e svolge attualmente un lavoro pastorale all’interno del Dipartimento Giovani della Chiesa Cristiana Avventista nel settore bambini, abbiamo parlato delle sue “esperienze televisive” di educatrice e di mamma, e dei sussidi creativi per bambini utilizzati nelle chiese avventiste e nei campeggi scout estivi.

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