Silvia Magistà – Giorgio De Marco non sapeva dire di no. Era generoso e sempre a disposizione di amici e fratelli di chiesa: un passaggio in macchina, piccoli doni distribuiti con il sorriso, caramelle per i bambini, rilegare una bibbia o gli innari di chiesa, grazie al suo lavoro in tipografia. Era un puro di cuore, allegro e altruista. Con la sua fisarmonica accompagnava sempre le riunioni ricreative in chiesa e rallegrava anche gli ammalati nella sua stanza d’ospedale, persone di cui amorevolmente si prendeva cura nonostante la sua malattia. Aveva 78 anni e un brutto male, il 29 giugno, lo ha portato via alla sua famiglia e alla comunità tanto amata, in cui ha lasciato un grande vuoto e il ricordo del suo cristiano esempio.

Libro Amico. La libertà religiosa nei luoghi di lavoro
Notizie Avventiste – Il Centro culturale di scienze umane e religiose (CeCSUR), l’Istituto “Villa Aurora” e la Facoltà avventista di teologia (FAT) di Firenze invitano a un nuovo incontro della serie Libro Amico. Mercoledì 19 marzo, alle ore 11.00, verrà presentato il...