Dal 16 gennaio 2017 ha preso il via sulla nostra emittente la trasmissione radiofonica dal titolo “Buongiorno con l’Edicola Rvs”, dedicata all’informazione del giorno e all’intrattenimento. Un programma in diretta curato e condotto da Claudio Coppini e Roberto Vacca, uno spazio di prima fascia mattutina (dalle 9 alle 10) dal lunedi’ al venerdi’, che prova a condividere e a riflettere sugli avvenimenti, le notizie e gli articoli dei giornali, con ospiti in studio o in collegamento telefonico.
Nella trasmissione del 25 gennaio 2017 prendiamo spunto dalle notizie e dagli articoli che troviamo su Il Corriere della Sera, con in studio il pastore della chiesa avventista Vittorio Fantoni e in linea telefonica il sociologo cattolico Marco Bontempi.
In particolare in questo ampio estratto del programma facciamo riferimento a un articolo di Pierluigi Battista che presenta il libro di Alan  Confino dal titolo Un mondo senza ebrei (edito da Mondadori). Riportiamo di seguito alcuni paragrafi dell’articolo:

E’ ancora utile aggiungere un libro alla foresta di titoli che in questi anni si sono moltiplicati per studiare la Shoah? Certamente, perche’ studiare l’immaginario, le emozioni, le motivazioni profonde che avevano portato molti tedeschi a sognare, si’, proprio a «sognare», un «mondo senza ebrei» ci aiuta a capire quale veleno si fosse insinuato nel cuore e nel cervello della Germania hitleriana fino a portala a concepire e attuare lo sterminio del popolo ebraico. Un mondo senza ebrei e’ appunto il titolo di un libro in uscita in Italia dello storico Alon Confino (pubblicato da Mondadori).

Si apre con una scena atroce ricavata dalla Notte dei Cristalli del 1938 in una cittadina a pochi chilometri da Norimberga. Le vetrine dei negozi degli ebrei distrutte, gli ebrei picchiati per strada e addirittura frustati sul palco, i malati dell’ospedale ebraico fatti sgomberare per portarli a Dachau, le sinagoghe assaltate e devastate. E poi un particolare, che puo’ sembrare un piccolo particolare in confronto alla gravita’ di quello che stava accadendo e che accadra’ pochi anni dopo quando la macchina dello sterminio verra’ messa in moto: «La Bibbia ebraica, uno dei simboli piu’ sacri della civilta’ cristiana in Europa, venne pubblicamente data alle fiamme», i rabbini costretti a calpestarla dopo che la Torah era stata srotolata sulla piazza. Perche’? Quale istinto primario, quale emozione profonda animo’ la volontà dei nazisti di dare alle fiamme un simbolo religioso caro anche ai cristiani, il Vecchio Testamento, la Bibbia, la religione del Padre? In quel gesto — spiega Confino in un’indagine storica di cui il lettore potra’ apprezzare anche la forza letteraria, la capacita’ di raccontare fatti terribili e di scandagliare nell’interiorita’ insondata di chi se ne fece autore fino a diventare un carnefice spietato — si «esaltarono le emozioni» e si «eccitava l’immaginazione».
Su quanto accaduto, e su quanto potrebbe ancora accadere, vi suggeriamo di ascoltare la riflessione di Marco Bontempi e Vittorio Fantoni.

Alcuni passanti a Berlino osservano un negozio ebreo con la vetrina distrutta durante la famigerata «Notte dei Cristalli» il 10 novembre 1938 (foto AP)

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