Molti avventisti nel Paese africano subiscono abusi, torture e violenze.

Notizie Avventiste – Sono 186.000 gli avventisti del settimo giorno in Burundi. Da mesi vivono una situazione molto difficile e “hanno disperato bisogno delle nostre preghiere”, affermano dalla sede mondiale della denominazione.

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Il 24 ottobre, il presidente dell’Unione avventista del Burundi, past. Lamec Barishinga, è stato arrestato. Questo arresto fa parte di una crescente serie di minacce e attacchi alla chiesa avventista del settimo giorno da parte del governo burundese. La denominazione invita tutti pregare per gli avventisti in Burundi, lanciando l’# Pray4Burundi.

L’appello è di pregare per:
– il rilascio del past. Barishinga, che al momento è in carcere.
– la protezione dei nostri membri dagli abusi fisici e psicologici, e affinché venga interrotta la pratica di arrestare i nostri pastori e membri come forma di intimidazione.
– il governo del Burundi, affinché dia valore alla libertà religiosa e smetta di interferire con le decisioni amministrative della chiesa avventista, permettendo così ai nostri membri di rendere il loro culto a Dio secondo la propria coscienza, senza interferenze di alcun governo o entità.

Della situazione delle comunità avventiste nel Paese africano parla anche l’articolo”Burundi: Nkurunziza sempre più in difficoltà“, pubblicato il 28 ottobre dalla testata L’Indro.it.

In particolare l’articolo dice: “Anche la Chiesa Avventista del Settimo Giorno sembra promuovere una agenda anti– Nkurunziza. Il regime sta tentando di arrestare questa ingerenza con l’arresto del Presidente dell’Unione Avventista burundese, Lamec Narishinga, avvenuto lo scorso giovedì, all’aeroporto, mentre si stava imbarcando per Nairobi per presenziare una riunione regionale di fine anno. Il Presidente degli Avventisti a livello mondiale, Ted N.C. Wilson, ha indirizzato una lettera al governo burundese per denunciare l’arresto arbitrario del suo rappresentante in Burundi. Il Pastore Wilson ha anche scritto ai fedeli burundesi, per incoraggiarli a denunciare la brutalità del regime e a combatterla.
Le interferenze degli avventisti surriscaldano il clima elettorale, rendendo difficile l’espletamento di elezioni credibili. Ma non è detto che il calendario elettorale venga mantenuto. Girano rumors che Nkurunziza abbia constatato l’impossibilità di mantenersi al potere presentando come candidato alla Presidenza sua moglie, Denise Nkurunziza. Questo pone il dittatore dinnanzi ad una difficile scelta per la successione. Il candidato più probabile, il Presidente del Cndd-Fdd, Ndayishimiye, è sospettato di tramare con il generale Bunyoni, per spodestare il Leader Supremo. Proporsi per un quarto mandato equivale ad un suicidio, visto la reazione della Comunità Internazionale alla candidatura di Joseph Kabila in Congo nel 2016”.

[Aggiornato il 12 novembre]

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