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In India il 46% delle donne si sposa prima del compimento del diciottesimo anno di età. Nel mondo, nei paesi in via di sviluppo, una donna su 3 si sposa prima dei 18 anni; ogni giorno 37mila bambine o adolescenti si sposano (dati Unicef). La legge indiana ha dichiarato illegale il matrimonio infantile (Child Marriage Prohibition Act del 2006), fissando l’età minima per il matrimonio per le ragazze a 18 anni e per i ragazzi a 21. Nonostante ciò il matrimonio precoce è ampiamente praticato nelle aree rurali di vari Stati dell’India. “No alle spose bambine” è la campagna di raccolta fondi di CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) tramite numero solidale – 45505 – attivo dal 17 marzo al 12 aprile per realizzare un progetto contro i matrimoni precoci a favore di 400 tra bambine e adolescenti delle Isole Andamane (India). Di cosa si tratta esattamente? Quali attività saranno realizzate nello specifico? Come mai CIAI si interessa proprio a queste Isole? Perché bisogna dire NO ai matrimoni precoci? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS Roma, intervistano Veronica Lattuada, direttore territoriale per l’Asia meridionale CIAI.