M42-Festa popoli distretto Roma3Lina Ferrara/Iuliana Ana Fartade – Sabato 13 dicembre la chiesa cristiana avventista romena di Piazza Vulture 1, a Roma, ha avuto la gioia di ospitare oltre 800 persone, provenienti da 18 paesi diversi, per celebrare la «Festa dei popoli».

Erano presenti anche gli ambasciatori di varie nazioni: il ministro plenipotenziario Leila Lora-Santos, dell’Ambasciata delle Filippine; la sig.ra Dana Manuela Constantinescu, ambasciatrice della Romania; il sig. Godfrey Magwenzi, ambasciatore dello Zimbabwe; il sig. Neritan Ceka, ambasciatore dell’Albania.
Presenti anche il dott. Franco Pittau, del Centro Studi e Ricerche Idos che ogni anno prepara il dossier immigrazione, e altri rappresentanti del mondo sociale, per la condivisione delle diverse identità culturali.

M42-Festa popoli distretto Roma1È stata un’occasione per ringraziare Dio per la varietà di persone presente nelle nostre comunità, dove ci sono membri che arrivano da paesi sia europei sia di altri continenti, migranti che vivono e lavorano in Italia, dando il loro contributo positivo nelle chiese.

La Festa dei popoli ha voluto celebrare proprio questa multiculturalità della Chiesa avventista, che rispecchia quella della società italiana. Ogni popolo ed etnia porta con sé il proprio bagaglio culturale e sicuramente insieme è possibile costruire una società sempre migliore. Questa festa, infatti, vuole offrire una possibilità di incontro M42-Festa popoli distretto Roma5tra i diversi gruppi di cittadini stranieri immigrati presenti in città con i cittadini italiani di Roma; creare uno spazio di dialogo tra le diverse culture e tradizioni di popoli; creare e stimolare una rete di collaborazione con il mondo delle associazioni e delle istituzioni civili ed ecclesiali che lavorano per la causa dei migranti.

Cornelio Benone Lupu, pastore della chiesa cristiana avventista romena che ha ospitato il programma, e Tamara Pispisa, del Servizio Multiculturalità della chiesa cristiana avventista in Italia, hanno presentato i vari momenti dell’evento, che si sono alternati tra saluti degli ospiti, presentazione dei paesi e canti preparati dai vari gruppi nazionali presenti.

Scenografica la sfiM42-Festa popoli distretto Roma2lata delle bandiere; emozionanti i momenti musicali e i canti dei cori dei bambini e dei ragazzi. L’assolo del mezzosoprano Irida Dragoti Mazza, originaria dell’Albania, ha catturato il cuore dei presenti.
Molto sentita la storia dei bambini raccontata da Mariarosa Cavalieri, responsabile nazionale del Servizio dei Ministeri a favore dei Bambini. Profonda e molto apprezzata la predicazione offerta dal past. Daniele Benini, direttore del Campo Centro, nel momento solenne del culto.

È stata una mattinata di gioia e allegria, accentuate aM42-Festa popoli distretto Roma4nche dai variopinti costumi nazionali indossati dai presenti e dalle bandiere disposte sul pulpito. Ma sono stati piacevolmente coinvolti anche gli altri sensi, con i profumi e il gusto dei piatti tipici di ogni paese, offerti nel grande buffet che ha concluso la festa.

La Festa dei popoli vuole essere uno strumento per aiutare a vincere l’odio, l’intolleranza ed il razzismo. La linea scelta è quella dello scambio fra identità culturali diverse, persone di diverse nazioni, culture, fedi, orientamenti, ma che condividono il sogno di una città dove i diversi popoli presenti non vivano solo uno accanto all’altro, ma si incontrino e si riconoscano fratelli, facendo cadere i pregiudizi che portano all’isolamento e alla non integrazione. Si vuole introdurre una nuova prospettiva che vada oltre la violenza del nostro tempo e si desidera esprimere l’anima profonda, le bellezze, la vivacità culturale dei popoli migranti (Servizio Multiculturalità dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno).

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