Oreste Papa/Maol – Sono oltre vent’anni che gli immigrati continuano ad arrivare a Castel Volturno dalle più povere nazioni africane; per sopravvivere si adattano alle schiavizzanti condizioni dei padroni di turno.

Eppure, in questo inferno di stenti e schiavitù, da una decina d’anni circa, si è accesa una luce. Il sabato girano in giacca, cravatta e Bibbia alcuni giovanissimi immigrati provenienti per lo più dal Ghana. Si incontrano, si «riconoscono» e pregano lo stesso Dio. Aprono un luogo di culto avventista sulla via consolare Domiziana, organizzano una comunità che oggi conta circa 80 membri: una bella e armoniosa comunità con tanti splendidi bambini.

La chiesa di Castel Volturno ha ospitato, il 18 maggio, la magnifica corale di Cesena. L’evento è stato pubblicizzato da: Radio Voce della Speranza, Radio Volcri, settimanale evangelico Riforma e Notizie Avventiste.

Circa 150 fratelli e sorelle hanno riempito la sala, e la gioia di vivere l’incontro traspariva dai volti di tutti. Il past. Davide Malaguarnera, dopo aver dato il benvenuto, ha spiegato l’obiettivo dell’evento: raccogliere fondi per l’assicurazione del pulmino a nove posti usato dalla comunità di Castel Volturno per le attività ecclesiali e sociali.

Il momento si è concluso con la preghiera di Roberto Iannò, pastore della chiesa di Cesena.

Grazie al contributo economico di Adra Italia, otto per mille della Chiesa cristiana avventista, Ospedale evangelico «Villa Betania», Compagnia di animazione sociale «Arte e Kore», Associazione «Amici in Movimento», Reach Italia Onlus e alle offerte raccolte nella serata, si è raggiunta la cifra di 1.548,40 euro. Non sufficiente purtroppo per coprire le spese dell’assicurazione. È stato comunque un primo passo, al quale se ne aggiungeranno altri.


(La versione integrale apparirà sul numero di novembre del Messaggero avventista cartaceo)

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