NA - Notizie AvventisteNotizie Avventiste – Sono oltre venti le chiese evangeliche della Lombardia chiuse in seguito a una legge regionale del 2005 che impedisce la variazione d’uso degli edifici che non siano nati con la destinazione d’uso per il culto. Il provvedimento, però, di fatto limita la libertà di culto garantita dalla Costituzione che, all’art. 19, afferma: Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

“Siamo perfettamente a conoscenza delle scellerate conseguenze prodotte dall’introduzione della legge regionale 12 del 2005, nata come legge ‘anti-islamica’, complice un clima culturale di intolleranza nei confronti delle minoranze religiose alimentato da alcune forze politiche”, ha affermato Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (Ccers) in una intervista pubblicata la scorsa settimana da Notizie Evangeliche (Nev). “Quella lombarda, come l’analoga approvata in Veneto, è chiaramente una norma che limita la libertà di culto e che viola un principio costituzionale, alimentando una cultura del sospetto e della paura indegna di uno Stato democratico. La materia è stata ampiamente dibattuta dal Consiglio Fcei che si è preoccupato di raccogliere informazioni, acquisire documenti e prendere contatti”, ha aggiunto Aquilante.

La Fcei si impegna a “segnalare alle autorità anche locali che la questione della legge regionale va assolutamente risolta. – ha continuato Aquilante – Poi, a livello nazionale vogliamo portare avanti un dibattito culturale e di sensibilizzazione attraverso due convegni: uno a Milano e l’altro a Roma”.

Oggi, riporta un comunicato stampa di Nev, Massimo Aquilante ha rivolto una richiesta ben precisa ai candidati alla presidenza della Regione Lombardia: rimuovere al più presto le norme regionali in materia di locali di culto che limitano o impediscono la libertà religiosa di decine di comunità di fede della Lombardia.

“Assumo volentieri questo impegno – ha affermato Umberto Ambrosoli, candidato alla presidenza della Regione Lombardia, incontrando il presidente della Fcei a Milano – convinto che la libertà di culto sia un fondamentale diritto costituzionale e che la Lombardia debba valorizzare quella tradizione di apertura al pluralismo e al dialogo interreligioso di cui è stato maestro il cardinale Martini”. L’incontro con il candidato Ambrosoli si inquadra in un’iniziativa complessiva della Fcei tesa a rilanciare la battaglia per la libertà religiosa in Italia

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