Il pastore avventista tirocinante Nicolò D’Elia ci invita a riflettere su Esodo 3,11-14: «Mosè disse a Dio: “Chi sono io per andare dal faraone e far uscire dall'Egitto i figli d'Israele?”. E Dio disse: “Va', perché io sarò con te. Questo sarà il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete Dio su questo monte”. Mosè disse a Dio: “Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: ‘Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi’, se essi dicono: ‘Qual è il suo nome?’, che cosa risponderò loro?”. Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono”. Poi disse: “Dirai così ai figli d'Israele: ‘l'IO SONO mi ha mandato da voi’”». Cosa ci insegnano queste parole di Dio rivolte a Mosè in merito a ciò che conta realmente?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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