Maol- i lettori ci scrivonoMaol – La settimana scorsa, il direttore nazionale del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa, Davide Romano, ha scritto alla redazione del Fatto Quotidiano per chiedere di rettificare una frase in un articolo di Marco Travaglio in cui l’autore citava senza motivo gli avventisti del settimo giorno.

Pubblichiamo il testo della lettera.

«Gentilissima redazione de Il Fatto Quotidiano,
ci duole richiamare la vostra attenzione su una ennesima citazione burlesca del giornalista Marco Travaglio all’indirizzo della “Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno”. Nell’articolo di spalla del Quotidiano in edicola oggi, 13 settembre 2016, dal titolo “Piove, Virginia ladra”, il dottor Travaglio, nell’ansia di mostrare come la sindaca Virginia Raggi sia, a parer suo, ingiustamente fatta oggetto di polemiche e accuse gratuite e infondate, promette che “prossimamente, nelle migliori edicole: Guerra aperta fra la Raggi e gli Avventisti del Settimo Giorno”. Sic!

Si capisce che si tratta di una boutade; risulta tuttavia ugualmente fastidioso e potenzialmente pregiudizievole, per una minoranza religiosa come la Chiesa Avventista presente nel nostro Paese dal 1864 e attiva con molteplici iniziative sociali oltre che religiose, essere frequentemente tirata in ballo per dare “colore” ad un articolo che narra di una vicenda totalmente estranea agli avventisti.

Il dottor Travaglio, di cui apprezziamo l’acribia giornalistica e l’obiettività professionale, non farà fatica a riconoscere che già in altre occasioni ha citato a sproposito gli avventisti del settimo giorno, probabilmente per i connotati vagamente esotici che, del tutto ingiustamente, Egli attribuisce al nome della denominazione.

Chiediamo dunque di esercitare un diritto di rettifica (ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/1948) sull’accostamento del nome degli avventisti ad una possibile “guerra con la sindaca Raggi”: tra gli avventisti e la sindaca Virginia Raggi non ci sarà mai alcuna guerra e alcun pregiudizio, ma leale collaborazione nel rispetto dei reciproci differenti ruoli.

Chiediamo altresì la cortesia di non essere citati a sproposito ed in maniera vagamente canzonatoria e pregiudizievole dell’identità della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno, in futuri articoli di cronaca politica ed editoriali.

Certi della vostra sensibilità e correttezza, porgiamo distinti saluti e auguriamo all’intera redazione un proficuo lavoro».

A una settimana dall’invio della lettera, la redazione del Fatto Quotidiano non ha ancora risposto.

 

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