I rappresentanti di 200 Paesi riuniti a Katowice, in Polonia, hanno discusso a lungo senza raggiungere risultati soddisfacenti per affrontare con efficacia l’emergenza climatica.

Hope Media Italia – Si è chiusa da pochi giorni a Katowice, in Polonia, la Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico (Cop 24), promossa dalle Nazioni Unite. Delusione da parte di chi sperava in accordi più risolutivi delle problematiche ambientali; cauta soddisfazione da parte di coloro che preferiscono vedere il “bicchiere mezzo pieno”.

Durante il summit, Radio Voce della Speranza di Firenze si è collegata, in diretta dalla Polonia, con Mariagrazia Midulla, responsabile del settore energia e ambiente del Wwf-Italia, per capire la situazione.

Ascolta l’intervista.

Il Wwf ha accolto con favore i progressi verso l’adozione di un “Libro delle regole” per rendere operativo l’accordo di Parigi.
“I leader mondiali sono arrivati a Katowice con il compito di rispondere agli ultimi rapporti della scienza sul clima, da cui è emerso che abbiamo solo 12 anni per dimezzare le emissioni di Co2 e prevenire un riscaldamento globale catastrofico” ha dichiarato Manuel Pulgar-Vidal, leader internazionale clima ed energia del Wwf, sul sito italiano dell’associazione ambientalista “Sono stati compiuti importanti progressi, ma ciò a cui abbiamo assistito in Polonia rivela una fondamentale mancanza di comprensione della nostra attuale crisi climatica da parte di alcuni Paesi. Per fortuna, l’Accordo di Parigi è disegnato per essere resiliente alle contingenze e tempeste geopolitiche. Abbiamo bisogno che tutti i Paesi si impegnino a innalzare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2020, perché è in pericolo il futuro di tutti”.

Radio Voce della Speranza ha anche dedicato al summit una puntata della rubrica “L’Altro Binario”. Sono intervenuti Alberto Castagnola, economista, e Giuseppe Tomai, psicologo e psicoterapeuta.

Ascolta il programma.

Condividi

Articoli recenti