Notizie Avventiste – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) ha aperto il suo XIII Congresso nazionale con la tavola rotonda “Io vittima di femminicidio”, tenuta il 24 marzo nella chiesa valdese di Firenze. Claudio Coppini, di radio Rvs-Accendi la speranza, ha moderato l’incontro. In quella occasione, la Fdei ha voluto ringraziare pubblicamente l’emittente avventista per lo spazio che dedica alla Federazione da circa due anni, con il programma “Donne Fdei donne in rete”, in onda ogni martedì mattina.

Daniela Lucci Cassano ha consegnato la targa a Roberto Vacca e Claudio Coppini, della redazione radiofonica fiorentina e conduttori del programma, con la seguente motivazione:

“Con questa targa, a nome del CN Fdei, desidero esprimere la nostra gratitudine per averci dato la possibilità di diffondere su Radio Voce della Speranza (Rvs) il pensiero, le emozioni e le esperienze delle donne in merito al delicato tema della violenza sulle donne presente nella Bibbia e nelle molteplici pieghe della società contemporanea. Col programma radiofonico ‘Donne Fdei donne in rete’ la nostra voce di donne è stata ascoltata e ha avuto l’attenzione pubblica che merita. Questa collaborazione tra Fdei e Rvs rappresenta un segno di speranza per il futuro. Insieme possiamo continuare a fare la differenza nella lotta contro la violenza sulle donne.

Il nostro auspicio è che, alla luce del Vangelo, le meditazioni e le esperienze trasmesse su Rvs possano interrogare uomini e donne e spingerli a riflettere per liberarsi dai residui di oscurantismo che ancora veleggiano nella nostra società e persino nelle nostre chiese. Solo se le donne vengono aiutate a tessere e a sentirsi parte di una rete sociale di ascolto, di protezione e di solidarietà, possono trovare la forza di denunciare la violenza subita e riprendersi la vita derubata e umiliata.

Grazie ancora per aver dedicato il vostro tempo e la vostra radio su questo importante processo di trasformazione spirituale e culturale che è essenziale per cambiare la visione di dominio che per secoli si è sedimentata e incrostata nell’immaginario maschile”.

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