Protestantesimo ha dedicato una puntata al creato. In studio era presente anche Francesca Evangelisti. HopeMedia Italia l’ha intervistata.

HopeMedia Italia – Nella puntata di Protestantesimo, andata in onda il primo ottobre su Rai 2, era presente in studio anche Francesca Evangelisti, segretaria del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’Unione italiana delle chiese avventiste (Uicca) e membro della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). Il programma era dedicato interamente alla salvaguardia del creato. HopeMedia Italia ha rivolto alcune domande a Francesca per conoscere meglio la Commissione Glam.

HopeMedia Italia: Cos’è la Glam e per quale motivo hai partecipato alla trasmissione?
Francesca Evangelisti: La Commissione globalizzazione e ambiente nasce nel 2001, dopo l’assemblea ecumenica europea di Graz, con lo scopo di sensibilizzare le chiese evangeliche sui temi ambientali e di giustizia economica. La Glam lavora in ambito nazionale italiano, mantenendo anche un forte legame europeo sia con la Ecen (European Christian Environmental Network) sia con la Cec (Conference of European Churches). Ho partecipato alla trasmissione in qualità di membro della Glam.

HMI: Qual è stato il tema del programma e del tuo intervento?
F. E.
:Il tema della puntata di Protestantesimo alla quale ho preso parte è stato il “Tempo del Creato”. Questo è un tempo, il mese di settembre, che ogni anno tutte le chiese evangeliche d’Europa dedicano alla riflessione su temi inerenti la salvaguardia del creato. La commissione Glam produce un dossier su un tema specifico diverso per ogni edizione annuale, che viene proposto alle chiese in questo particolare periodo. Il dossier contiene riflessioni teologiche, canti, documenti e interviste ad esperti; insomma è del materiale molto utile per approfondire un tema legato all’ambiente. Per il 2019 il tema del dossier Tempo del Creato è stato “Nel giardino di Dio non ci sono rifiuti”. In particolare, nella trasmissione abbiamo affrontato il tema della gestione dei rifiuti e della plastica.

HMI: Quanto è importante che una chiesa diventi green o una eco-comunità?
F. E.: Come spiego anche durante la trasmissione, in Genesi 2:15 Dio dice ad Adamo di lavorare e custodire il giardino. Questo può essere interpretato come un comandamento superato oppure come qualcosa di ancora attuale. La teologia cristiana dei nostri giorni si è posta questa domanda ed è nato un filone ecologico dove la cristianità si scopre colpevole e del tutto carente sotto l’aspetto della custodia del creato. Da qui nasce l’interesse verso i temi ecologici e ambientali in seno alle chiese cristiane. Il progetto delle eco-comunità è una delle tante risposte: una comunità che rispolvera il comandamento divino di custodire il creato e di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Ad oggi, le chiese avventiste di Gaeta e Bologna hanno aderito con entusiasmo al progetto delle eco-comunità.

HMI: Chi può partecipare a questo progetto Glam?
F. E.:
Attualmente sono io l’unico membro avventista della Commissione Glam. Le persone interessate ai temi trattati possono trovare informazioni sul suo sito, come per esempio l’archivio dei dossier Tempo del Creato: https://www.fcei.it/archivio-tempo-del-creato/
Inoltre, ogni comunità avventista può aderire al progetto delle eco-comunità; è certamente un ottimo passo da compiere a livello comunitario, per adempiere al comandamento che Dio dà ad Adamo, e a tutta l’umanità, in Genesi 2:15. Contattatemi per maggiori informazioni: francesca.evangelisti@avventisti.it

HMI: Dove possiamo rivederti?
F. E.: Su https://www.raiplay.it/raiplay/video/2019/10/Protestantesimo-del-06102019-c6e6b924-5e1e-4f48-9a2d-e27006e7f93f.html
cid:CF4F5D3C-167C-47BF-8208-897FB59079C9

Condividi