HopeMedia Italia – I pastori Mario Brito e Barna Magyarosi, rispettivamente presidente e segretario della Regione Intereuropea (Eud) della Chiesa avventista, hanno presentato il loro rapporto di fine anno al comitato esecutivo della Regione, durante l’incontro tenuto sulla piattaforma Zoom dal 30 ottobre al 2 novembre.

L’esempio di Gedeone 
Il presidente Brito ha esordito con una riflessione spirituale basata sui capitoli da 6 a 8 del libro biblico dei Giudici, che narrano la storia di Gedeone, uno dei giudici d’Israele chiamato da Dio per liberare il suo popolo dall'oppressione dei madianiti. È interessante notare come gli eroi della Bibbia  fossero uomini e donne comuni che riconoscevano di non essere idonei a compiere la missione affidata loro da Dio ma, come Gedeone, finirono per fidarsi e ricevere potenza da Dio che assicurava: “Sarò con te!”.

La prima mossa di Gedeone, su istruzione di Dio, fu quella di distruggere un altare a Baal, divinità pagana. Immediatamente dopo questa azione, un esercito confederato, composto da 135.000 soldati, venne ad attaccare Israele. Gedeone riuscì a radunare 32.000 uomini. Tuttavia, fidandosi delle istruzioni di Dio, alla fine li congedò quasi tutti e ne mantenne solo 300. Con questi 300 uomini “valorosi” lanciò l’offensiva contro quel vasto esercito confederato e riportò una vittoria decisiva, nonostante l'enorme svantaggio numerico. In seguito, vi fu pace in Israele per 40 anni, durante la vita di Gedeone.

"Non possiamo essere leader della chiesa se non abbiamo una forte relazione con Dio, se non ci fidiamo del Signore. Egli ci invita a collaborare con lui nell'opera di salvezza rivolta alle persone. Questo è ciò che gli piace di più" ha spiegato Brito “Dio è con noi; non dobbiamo avere paura. Egli ha il controllo della situazione. Dio ci sta chiamando ad andare. Lui verrà con noi e vedremo la sua vittoria”.

Proseguendo nella riflessione ha affermato: “Gedeone cercò di trovare dei soldati che si fidavano di Dio. Dobbiamo lavorare in una squadra composta da persone che hanno fiducia nel Signore. La fede ci unisce. Non possiamo fare nulla da soli. Non abbiamo nessun potere. Non possiamo realizzare nulla di grande senza Gesù. ‘Senza di me non potete fare nulla!’ (Giovanni 15:5)”.

Un anno storico 
Dopo il messaggio spirituale, Brito ha presentato il suo rapporto di presidente. “Il 2020 sarà ricordato nella storia come l'anno in cui una pandemia originata in Cina nella seconda metà del 2019, si è rapidamente diffusa nel mondo intero. Nonostante tutto il diligente impegno della comunità scientifica, fino ad ora, nessun vaccino o antidoto è stato in grado di fermare questa piaga” ha affermato.

Conseguenze nel mondo e nel territorio Eud 
Le strutture sanitarie e i professionisti non erano preparati a gestire questa malattia sconosciuta. Oltre 1 milione di persone hanno già perso la vita e nessuno sa quanti siano esattamente coloro che sono stati contagiati e presentano sintomi lievi o non molto gravi. Il numero dei contagi è così grande da far saltare le possibilità di tracciabilità nelle diverse nazioni europee. Alcune stime indicano che un terzo o metà della popolazione mondiale è stata o sarà infettata dal virus Sars-CoV-2.

È salito alle stelle il numero di persone che hanno perso il lavoro e rimangono disoccupate. La prospettiva è la povertà. Molte aziende hanno dovuto chiudere e tante altre scompariranno se la crisi persiste.

Nel territorio dell'Eud – che raggruppa le chiese di Austria, Bulgaria, Cechia, Slovacchia, Francia, Belcio, Lussemburgo, Italia, Germania, Portogallo, Romania, Spagna e Svizzera – molti avventisti hanno perso il lavoro, altri sono impiegati part-time. In tutti i Paesi le chiese sono state chiuse totalmente o parzialmente, in base alla gravità della pandemia e delle normative di ogni nazione e regione. La crisi non è finita! Vi è una seconda ondata di contagi in tutti i Paesi del territorio Eud e nessuno sa quanto durerà.

In questo clima incerto, “prudenza dovrebbe essere la parola chiave nella definizione dei nostri budget per il prossimo anno!” ha consigliato Brito.

Crescita della denominazione 
“Al di là della crisi economica, in questi ultimi due decenni non siamo cresciuti e abbiamo lottato solo per mantenere lo stesso numero di membri” ha dichiarato il presidente "Abbiamo perso molti dei nostri giovani”. Inoltre, le statistiche mostrano che la famiglia ecclesiastica europea invecchia e sta lentamente svanendo. "Siamo stati in grado di mantenere gli stessi numeri, grazie ai membri provenienti da fuori Europa" ha sottolineato il presidente che ha aggiunto “Non è necessario essere degli specialisti nella crescita della chiesa per capire che se non invertiamo la situazione in cui ci troviamo, moriremo lentamente e alla fine scompariremo”.

Le parole del presidente sono state sostenute dai dati presentati dal segretario esecutivo, Barna Magyarosi, nel suo rapporto. Dal 1965 al 2020 (55 anni), circa 40,5 milioni di persone, a livello globale, sono entrati a far parte della Chiesa avventista. Purtroppo, nello stesso lasso di tempo, circa 16 milioni di avventisti sono usciti dalla Chiesa nel mondo. Vale a dire un tasso di perdita netta del 40%. Questa è una preoccupante problematica che la denominazione studia con cura.

“A livello di Eud, tra il 2009 e il 2019, vediamo una chiara tendenza in questo senso" ha affermato il segretario. negli ultimi dieci anni la Chiesa è cresciuta di circa 46,6 mila membri ma, nello stesso periodo, circa 19,2 mila persone sono andate via, con una perdita netta del 41%. A ciò si aggiunge una elevata età media della Chiesa nel territorio Eud, con naturale aumento dei decessi. Anche se i battesimi sono diminuiti negli anni, Magyarosi ha sottolineato che il 2019 ha visto una svolta con un promettente aumento dei battesimi, ciò fa ben sperare per il futuro.

Le proposte del segretario esecutivo 
Due sono le azioni proposte dal segretario per affrontare un tale problematico e preoccupante contesto: 
1. Attuare una cura genuina di tutti i membri, e in particolare di coloro che sono ai margini della chiesa. Per farlo è necessario conoscere in modo accurato le persone. Importante è anche l’aggiornamento dei dati dei membri della chiesa locale nell'Adventist Data System. Questo è cruciale per avere un quadro chiaro di chi lascia la sua comunità e per quali ragioni. È fondamentale conoscere la “salute spirituale” di tutti i membri di chiesa, a livello locale, al fine di prevenire perdite così numerose e dolorose.

2. Davanti a una situazione tanto allarmante, dirigenti e pastori sono chiamati a considerare seriamente i motivi che hanno portato il 41% dei membri ad andare via e ad attuare una conseguente strategia. “Sappiamo bene che le persone non escono dalla chiesa per ragioni dottrinali, ma principalmente per motivi relazionali” ha ricordato Magyarosi, lanciando così un invito a lavorare nel contesto di questo aspetto pratico del vangelo che è la cura pastorale.

Cambiamento solido e sostenibile 
Concludendo il suo rapporto, il presidente ha lanciato un appello ai 68 rappresentanti della Chiesa intereuropea. "Mettendo insieme tutti i punti di cui abbiamo parlato, diventa chiaro che è giunto il momento di fare alcuni passi importanti per un cambiamento. O cambiamo, o moriamo!".

“L'uscita dalla situazione in cui ci troviamo attualmente non è qualcosa completamente nuova. La strategia per rafforzare la Chiesa è già stata discussa dal team Eud con i leader delle Unioni… Insieme dobbiamo continuare a trovare e perfezionare i migliori approcci e le pratiche che ci porteranno a compiere, in modo sempre più efficiente, la missione caffidataci da Dio" ha concluso il presidente Brito. 

[Foto e fonte: EudNews]

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