Assoenologi informa di questa connessione tra il consumo di alcol e “una migliore igienizzazione del cavo orale e della faringe: area, quest’ultima, dove si annidano i virus nel corso delle infezioni”.

Insomma, il vino potrebbe uccidere il coronavirus (d’obbligo usare il condizionale) perché, avverte il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, questi consigli sono da prendere “con la dovuta prudenza, per il fatto che si tratta di un virus nuovo”.

È davvero così?

Mario Calvagno ha chiesto l’opinione del prof. Giacomo Mangiaracina, medico, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.

Immagine: ID 5483824 © Yap Kee Chan | Dreamstime.com

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