Covid-19, diminuisce la raccolta di plasma. A rischio l’autosufficienza
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Un calo del 2% nella raccolta di plasma, il che significa 13mila kg in meno rispetto agli obiettivi previsti, quello riportato dai dati diffusi sul sito del Centro Nazionale Sangue. A causa del Covid meno donatori si sono recati presso i centri trasfusionali pensando magari che fossero chiusi o per paura del contagio; invece la donazione di plasma è continuata normalmente e in sicurezza. Il plasma serve a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline o i fattori della coagulazione, utilizzati per terapie salvavita. Anche la donazione di plasma iperimmune, cioè proveniente da soggetti guariti dal Covid deve continuare, in attesa degli sviluppi nelle ricerche. Per rafforzare la capacità delle strutture trasfusionali di raccogliere il plasma è in arrivo un finanziamento di 7 milioni di euro da parte della Commissione Europea.
Quali sono quindi le prospettive per cercare di risolvere il problema della mancanza di donazioni di plasma?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il dott. Vincenzo De Angelis, direttore del CNS, Centro nazionale sangue.
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