“Credo che c’è il sole anche quando non risplende” è il titolo del tour del compositore, pianista e chitarrista inglese Adrian Snell. Recentemente l’artista si è esibito a Roma e per l’occasione Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, lo hanno intervistato dietro le quinte. I suoi album hanno venduto mezzo milione di copie e il suo pubblico è tra gli amanti della musica classica e contemporanea. Cantante preferito da Lady Diana ha lavorato con grandi orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra e l’olandese Metropole Orchestra. Adrian si esprime con il linguaggio del cuore. “Credo che c’è il sole anche quando non risplende” è un viaggio che parte dalla sofferenza umana, impiegando la spontaneità e la schiettezza dei bambini che hanno vissuto un’infanzia distrutta dalla violenza più efferata (ebrei nei ghetti e nei campi di concentramento o testimoni di conflitti più recenti). Ma è proprio attraverso l’immaginazione del bambino che l’artista cristiano offre una prospettiva chiara di speranza suscitata ad esempio dal linguaggio della quiete presente nel Salmo 131 o nella splendida interpretazione finale delle Beatitudini. In definitiva un itinerario poetico e musicale che si è distinto per la sua originalità, per i profondi spunti di riflessione e per la buona musica.

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