Stefano Paris
– Diventare un giocatore d’azzardo patologico non è frutto di una predisposizione genetica, bensì la sommatoria di diversi fattori ambientali individuali e neurobiologici. L’azzardopatia è una malattia progressiva nella quale possiamo individuare quattro fasi che accompagnano il giocatore occasionale da una condizione di autocontrollo a una condizione di totale dipendenza.

Fase 1. Il soggetto a rischio inizia a giocare occasionalmente e nel momento in cui vince scatta un meccanismo che lo induce a immaginare guadagni facili con il minimo sforzo. Inizia a investire più tempo e più denaro.

Fase 2. Il nostro sventurato giocatore inizia a perdere con una certa regolarità ma, anziché fermarsi quando è ancora in tempo, attribuisce queste sconfitte alla sfortuna e al periodo sfavorevole. È sicuro che la ruota girerà prima o poi, nel frattempo tende a isolarsi e diventa irritabile. Si logorano i rapporti in famiglia e nel lavoro, per far fronte alle ingenti perdite, mente e chiede prestiti.

Fase 3. Per recuperare i soldi persi e restituire i debiti continua a giocare. In questa fase il gioco è visto come l’unica possibilità che gli resta per sistemare tutto e uscire dall’incubo. La realtà però è un’altra: il giocatore è sempre più solo e sente il cappio stringersi intorno al collo.

Fase 4. A questo punto le bugie e i problemi sono ingestibili, e il peso delle sue azioni è insostenibile. In questa fase, di solito, possono verificarsi problemi giudiziari, separazioni coniugali, perdita del lavoro, allontanamento dai figli e altre forme di dipendenza quali acol e droga. Il giocatore inizia ad accarezzare l’idea del suicidio come soluzione definitiva a tutti i problemi.

Oggi noi sappiamo che esiste una strada per guarire ed è possibile definirla come fase 5: la speranza!

Fase 5. Il giocatore chiede aiuto e grazie all’intervento congiunto di specialisti e della famiglia inizia una nuova vita.

Aiutaci e rendere concreta questa speranza!Prendi anche tu una posizione su questo fenomeno. A Natale scegli di regalare uno dei doni solidali «Non ti azzardare!». Contribuirai ad aumentare il plafond destinato a progetti contro il gioco d’azzardo patologico. Per maggiori informazioni visita il sito nontiazzardare.ottopermilleavventisti.it

 

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