Maol – Venerdì 6 aprile, è venuto improvvisamente a mancare Enrico Giaché. Aveva 92 anni. Aveva trascorso buona parte della sua vita lavorando i terreni agricoli dell’Istituto avventista «Villa Aurora» di Firenze.

Nella notizia inviataci dalla chiesa di Jesi, di cui Enrico era membro, Liliana Anselmi scrive:
«Enrico amava due cose in maniera viscerale: la famiglia e la terra, con cui aveva un rapporto quasi simbiotico. Dopo aver vissuto tanti anni a Firenze, era tornato alla sua Jesi, alla sua chiesa in cui, come ricordato dal figlio Valentino, aveva desiderio di concludere la sua vita terrena, e così è stato.

Enrico era una persona semplice ma tenace, poteva sembrare rude, invece aveva un profondo senso della solidarietà. Sentiva forte il dovere di aiutare chiunque si trovasse in difficoltà, pronto a intervenire sia con il proprio lavoro gratuito, sia dal punto di vista economico. La sua fede, autentica e genuina, si accompagnava alla certezza di una viva speranza nell’attesa del ritorno di Gesù.

La cerimonia funebre, officiata l’8 aprile dal genero, il past. Franco Evangelisti di Guerrino, è stata toccante. Abbiamo salutato Enrico con il pensiero rivolto al nostro Dio che, nella sua infinita misericordia ci ha fatto dono della risurrezione. Toccante anche il saluto della famiglia. Un “arrivederci” con canti e lodi al Signore».

Ai figli, Valentino e Marisa, alle loro famiglie e a tutti i familiari esprimiamo cordoglio e vicinanza in questo momento di dolore.

 

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