M41-Decesso Vincenzo StragapedeMaol – Il 21 dicembre, il pastore emerito Vincenzo Stragapede si è spento nella speranza della resurrezione. Aveva 94 anni. Era stato battezzato nel lontano 1938 e aveva lavorato nell’opera come pastore, servendo diverse chiese. Andato in pensione, da alcuni anni viveva nella casa di riposo «Fenzi» di Conegliano (TV). Il decesso è avvenuto per problemi respiratori, complicati anche dall’età avanzata.

Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai figli Laura, Roberto, Andrea, Stefano e alle loro famiglie, al fratello Giuseppe Stragapede, anche lui pastore emerito, e a tutti i parenti.

Le esequie funebri si sono svolte il 23 dicembre, alle ore 15.00, presso la chiesa cristiana avventista di Conegliano, in via V. Veneto 24, officiate dal past. Davide Mozzato.

«In questo giorno di grande dolore per me, in ricordo di tutta una vita passata in sintonia con mio fratello, ho pensato di scrivere un messaggio poetico», ci ha scritto il pastore emerito Giuseppe Stragapede.

A voi che siete rimasti

Mia cara grande famiglia,
e mia cara grande Chiesa,
sono soltanto nella stanza accanto
siamo vicini, su datemi la mano;
sono sempre io che vi amo,
siamo ancora ciò che eravamo.
Chiamatemi per nome, con amore,
non usate parole di dolore,
non sono morto, ma un gran torpore
mi ha invaso: dolce, incolore.
Il tono della vostra voce, non cambiate,
il vostro atteggiamento, non mutate:
vi voglio vedere ancora sorridere
come per l’addietro, continuate a vivere.
Il mio nome sia sempre familiare
come se fossi presente nel focolare:
dolore e tristezza, non accentuate
sono qui con voi, non m’allontanate.
Conservate della vita il dolce significato
che in famiglia e Chiesa, abbiamo dato
e continuate con saggezza l’operato
fin quando il mondo sarà ricreato.
Non toglietemi dalla vostra mente,
son fuori dalla vita, certamente;
ma esprimete con la fede che sente
quel vivere insieme già si vede.
Non vado lontano, ma a voi vicino,
e vorrei vedervi tutti in Paradiso!
Non fate il broncio, un riposino
dopo tanto lavor, lo godo anch’io!
La morte, ma che volete che sia,
il ritorno di Cristo, scaccia via.
Non sono parole, non è pazzia:
avrem vita eterna… e così sia!
Vostro con amore Vincenzo.
(Messaggio poetico del pastore emerito Giuseppe Stragapede )

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