petizione-benedetto-zoccolaÈ la storia di Benedetto Zoccola, raccontata anche da Hope Channel Italia. Una petizione chiede al Ministro dell’interno di riconoscere al giovane questo status.

Notizie Avventiste – Benedetto Zoccola è un giovane di 34 anni. Grazie alla sua denuncia, le forze dell’ordine hanno arrestato un boss della camorra, in provincia di Caserta. La risposta del clan non si è fatta attendere e Benedetto ha subito diversi attentati. Un anno fa una bomba è scoppiata nel suo ufficio. Il giovane ha perso un occhio e l’udito da un orecchio.

Oggi Benedetto vive sotto scorta, con un presidio fisso dei militari davanti la sua abitazione, dopo che un’altra bomba era esplosa davanti alla sua casa.

“È stato un piacere per me incontrare e diventare amico di Benedetto”, spiega a Notizie Avventiste Davide Malaguarnera, pastore delle chiese cristiane avventiste di Gaeta e Cellole, “Con il suo esempio mi ha fatto comprendere che non dobbiamo mai fermarci quando abbiamo degli ideali da difendere”.

Benedetto aspetta da oltre un anno e mezzo la visita del Ministero che gli riconosca i benefici del danno permanente. Non è ancora stato dichiarato testimone di giustizia e quindi non può usufruire delle misure speciali di protezione previste per coloro che decidono di rimanere nella propria località di origine.

Per Benedetto è stata lanciata una petizione in cui si chiede allo Stato di tutelare chi ha il coraggio di assicurare alla giustizia esponenti della criminalità organizzata. Benedetto deve essere riconosciuto testimone di giustizia prima possibile.

“È un’azione importantissima”, conclude il past. Malaguarnera, “Vi chiedo di diffondere la notizia e di firmare questa petizione che sarà consegnata al ministro dell’interno, Angelino Alfano”.

Firma qui la petizione.

Hope Channel Italia ha un video sulla storia di Benedetto

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