Diario Afghanistan: il nuovo Centro di maternita’ di Annabah
20 Dicembre 2016

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In questa puntata speciale di Radio-Emergency, i due conduttori Nicola Garcea, storico volontario di Emergency, e Claudio Coppini, di RVS, hanno l’opportunita’ di avere in collegamento telefonico Luca Radaelli, responsabile di Emergency-Afghanistan per otto anni e anche conoscitore profondo della realta’ afgana per il fortissimo legame che lo lega a quella terra e a quelle popolazioni.
Grazie alla presenza di Luca, proviamo a costruire una visione piu’ ampia possibile di quel Paese e di questa guerra che iniziata nel 1978, non ha mai avuto fine. Ma con lui vogliamo parlare anche di quest’ultima sfida vinta da Emergency: il nuovo Centro di maternita’ di Annabah. E Andrea parte con uno slancio di giustificata fierezza: “che il nuovo Centro che stavamo costruendo sarebbe stato bellissimo, lo sapevamo… ma ora che lo possiamo vedere per davvero e’ ancora meglio di quanto ci aspettassimo: sembra di essere in un grande ospedale europeo!”.
La nuova maternita’ ospita quattro sale parto, due sale operatorie, una terapia intensiva e una sub-intensiva neonatale, una terapia intensiva per le donne che hanno avuto complicazioni durante il parto, un ambulatorio, un reparto di ginecologia, un’area per i follow-up e una per il travaglio. “Il Centro e’ studiato nei minimi dettagli per poter gestire al meglio gli oltre 500 parti al mese che gia’ effettuiamo e le nuove pazienti che arriveranno. Un numero molto alto, che testimonia l’importanza del nostro lavoro in questi anni e la fiducia che siamo riusciti a costruire. Oggi sono molte le famiglie afgane che affrontano lunghi viaggi, anche da Kabul, per partorire in sicurezza nel nostro ospedale. A tredici anni dall’apertura del primo Centro di maternita’, vedere il nuovo Centro, ancora piu’ grande, ci riempie d’orgoglio per il lavoro che abbiamo fatto finora. E ci riempie di gioia sapere che da oggi lo potremo fare ancora di più e ancora meglio”.

Il nuovo Centro di maternita’ di Anabah

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