Alcuni pensieri che illustrano i lavori e l’ambiente di una sessione della Conferenza Generale.
Oltre ai delegati ovviamente ci sono tante altre persone come la stampa, i video operatori, microfonisti, tutto lo staff segretariale ed altri.
Noi della stampa siamo un gruppo di persone che lavorano in uno spazio dedicato e ci passiamo delle informazioni, foto, video ed altro.

Un aneddoto curioso? Essere registrato come addetto stampa e non poter accedere sistematicamente alla sala stampa o come quella di non avere una connessione ad internet affidabile, tutte cose che comunque sono state risolte dopo il primo giorno.
Una grande organizzazione che ha curato tutto nei minimi particolari ma qualcosa può sempre sfuggire, l’importante è risolverli i problemi.
Qui si può verificare di persona che con tutti i delegati provenienti da paesi diversi, una chiesa universale come la chiesa avventista riesce a superare gli inevitabili conflitti dovuti a culture, bisogni e aspettative diversi, semplicemente con l'unità in Cristo.
Le varie culture che compongono la popolazione avventista vengono superate dalla visione unica che abbiamo della Parola.
Certo alcune cose possono essere considerate sotto aspetti diversi, ma la sostanza è unica, è una sola, non ci sono vedute diverse degli aspetti della fede.
Le dottrine sono da tutti condivise, anche se con culture diverse.

Le elezioni dei rappresentanti e dirigenti mondiali proseguono giorno dopo giorno.
Il pastore Ted Wilson è stato rieletto presidente per la terza volta. Per la chiesa avventista è un fenomeno raro. Come nelle elezioni dei vari organismi che conosciamo è difficile che qualcuno possa essere rieletto tante volte, magari due volte si, ma questo presidente è arrivato al terzo mandato.
Il 75% dei votanti ha espresso parere favorevole, questo vuol dire che il suo operato è ben visto dagli avventisti dei vari paesi qui rappresentati.
Certo, ci sono quelli che hanno espresso un parere contrario, possiamo sempre avere delle vedute diverse su come condurre la chiesa. Ma la nostra democrazia interna fa si che si accetti anche una continuità lunga!

Come già detto in altre occasioni, qui i delegati sono chiamati a modificare alcuni aspetti dello statuto della chiesa, quello che gli avventisti chiamano il "Manuale di chiesa".
Uno dei compiti durante questi incontri della Chiesa avventista è quella di votare eventuali modifiche e aggiornamenti al Manuale di Chiesa che esiste nella sua forma attuale dal 1932 e che esprime la visione che la Chiesa ha della vita cristiana, della direzione e della disciplina della chiesa stessa, sulla base dei principi biblici.
Ci sono diversi punti in agenda, almeno 37 raccomandazioni di modifica in alcuni punti del Manuale, alcuni sono solo delle puntualizzazioni, dei chiarimenti, per meglio esprimere dei concetti già presenti nel manuale di chiesa.

Obiettivi e sfide possono emergere durante i lavori e quindi ci potremmo chiedere dove sta andando la Chiesa avventista oggi qui a St Louis? Non sempre è semplice trarre delle conclusioni, non sempre si può vedere la strada che la chiesa dovrà e potrà percorrere negli anni a seguire di una conferenza generale.
Questa volta, possiamo dire, senza alcuna ombra di dubbio, che a causa del rinnovo della quasi totalità delle responsabilità nei vari settori della chiesa a livello mondiale, il percorso è già tracciato, i programmi iniziati alcuni anni fa continueranno per arrivare al culmine con l'anno 2025.
Il focus della chiesa è l'evangelizzazione, far conoscere la Parola alle persone che non sanno chi è Dio, che esiste un Salvatore che ci può aiutare in questa vita terrena ed oltre.
Non a caso, il motto della 61° Assemblea mondiale della Chiesa avventista è "Gesù ritorna! Impegnati!

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