«È per me difficile esprimere ciò che provo nel trovarmi qui davanti a voi, dopo cinque anni di servizio nella direzione della chiesa». Con queste parole, piene di commozione, il past. Stefano Paris ha aperto la XXVI Assemblea Amministrativa, oggi, 24 febbraio, nella sala conferenze dell’Hotel Da Vinci a Milano.

«Non posso non ricordare quali sentimenti si agitavano nel mio cuore a febbraio del 2014, al termine della scorsa Assemblea Amministrativa a Montesilvano. Ecco, prima di tutto, voglio ringraziare il Signore perché, in ogni mia fragilità e inadeguatezza, mi è miracolosamente restato vicino. A lui do la lode e la gloria».

E a Dio hanno dato lode i 304 delegati, gli ospiti e lo staff, intonando all’unisono l’inno «Gloria all’Altissimo».

«… Colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere!» (1 Co 3:7) è il tema dell’Assemblea.
«Abbiamo scelto questo testo biblico per l’idea che offre dell’avvicendamento di più collaboratori nella cura del campo di Dio, campo nel quale Dio rimane comunque colui che si prende cura di tutto, il primo responsabile, il proprietario e l’artefice di ogni bene» ha proseguito S. Paris nel suo messaggio spirituale, ricordando che «l’opera di piantare e annaffiare non è da sottovalutare, richiede fatica, costanza, conoscenza, attenzione e cura. Chi ha ricevuto davvero questa parola vive una trasformazione nella mente e nel cuore. È solo per la presenza dello Spirito Santo nella propria esistenza che il credente può portare frutto e sperare di cambiare ciò che è intorno a sé».

«Possano questi giorni essere un tempo di consacrazione e risveglio per tutti noi, possano divenire l’occasione per ricevere la sua grazia e il suo perdono» ha concluso, citando il testo di Isaia 55:6.

Dopo aver verificato il quorum dei delegati presenti e ratificato i componenti della presidenza e istituito la stessa, Stefano Paris ha aperto ufficialmente i lavori.
[lf]

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