Domani terminano le 15 settimane di riflessione speciale e di presentazione a Dio delle criticità nella pandemia.

Lina Ferrara – “Rivolgersi a Gesù nel momento di maggiore necessità” è il tema conduttore dei 100 giorni di preghiera della chiesa avventista di tutto il mondo, in dirittura di arrivo domani, 4 luglio. In tanti hanno dedicato del tempo quotidiano alla preghiera in questo periodo speciale di riflessione e consacrazione iniziato lo scorso 27 marzo.

“Nel dilagare della pandemia da coronavirus e con molti eventi sconvolgenti che si verificano, quale momento migliore per essere uniti come chiesa nella preghiera, mentre cerchiamo forza in tempo di crisi e la potenza dello Spirito Santo per la missione che ci attende” aveva affermato Ted Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, il giorno in cui è partita l’iniziativa.

Ogni mattina, per 15 settimane e senza interruzione, gli iscritti – circa 1.200 in Italia – hanno trovato nella loro email un post con un versetto dedicato, una citazione sul tema, alcune domande di approfondimento, i ringraziamenti a Dio e le richieste di preghiera, oltre a un approfondimento settimanale.

Di solito, i 100 giorni di preghiera sono programmati in vista dell’Assemblea mondiale, ma il 2020, funestato dall’emergenza coronavirus, ha costretto la dirigenza della denominazione a rimandare l’evento quinquennale e primo organo amministrativo della Chiesa avventista, a maggio del 2021. Sono stati mantenuti, invece, i 100 giorni di preghiera quale occasione per pregare “per tutte le persone ammalate di Covid-19 e per le loro famiglie, per coloro che sono in quarantena, per i capi di governo affinché agiscano con saggezza, e per il progresso della missione della chiesa in questi tempi difficili” aveva dichiarato il presidente Wilson.

Qualche esperienza di ringraziamento dal mondo
Sono centinaia i messaggi di ringraziamento a Dio, arrivati da tanti Paesi del mondo. Ne condividiamo solo alcuni.

“Il 9 di giugno mi sono svegliata alle 2 del mattino e nella camera dove dormivo con i miei figli c’era un uomo armato che minacciava di ucciderci. Eravamo terrorizzati, ma sono riuscita a dirgli ‘nel nome di Gesù, vattene via!’. Il Signore ha udito il mio grido d’aiuto e quell’uomo se n’è andato senza torcerci un capello. Dio è fedele” racconta M. A.

“Durante il lockdown, mia moglie ha pensato di organizzare un banco alimentare per gli abitanti della città. Inizialmente ci siamo organizzati per distribuire 30 pacchi e poi ci ha pensato il Signore, ha moltiplicando il cibo a disposizione consentendoci di aiutare le famiglie bisognose della nostra chiesa e della comunità per i mesi a venire. Tutta la lode al nostro meraviglioso Signore” dice Rodel L.

“Mia sorella e suo marito lavorano su una nave da crociera; sono rimasti bloccati a bordo per molte settimane. Ho pregato e digiunato per loro. In quel periodo spaventoso abbiamo condiviso insieme alcuni passi della Scrittura, mia sorella ha anche seguito il programma “Hope Awakens” e altre conferenze evangelistiche online di Adventist World Radio. Ora ha chiesto di essere battezzata!” afferma Marlene M.

“Abbiamo ricevuto un numero impressionante di resoconti da parte di chiese, famiglie, coppie e singoli che hanno sperimentato risveglio personale, guarigione, opportunità missionarie e benedizioni divine speciali durante i 100 giorni di preghiera. Sarebbe impossibile elencarli tutti” dicono dalla Regione Interamericana della Chiesa.

“Come gruppo continueremo a pregare anche dopo la fine dei 100 giorni” condivide Beverly T.

Il materiale di approfondimento è disponibile su https://chiesaavventista.it/100giornidipreghiera/

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