La Biblioteca nazionale di Francia ha pubblicato immagini e commenti di due esemplari del volume stampato nel XV secolo

Riforma.it – La Biblioteca nazionale di Francia ha pubblicato online, a disposizione di tutti, la Bibbia di Gutenberg. L’istituzione culturale possiede due dei quattro esemplari conservati su suolo francese, una stampata su pergamena e una su carta.

Prodotta a Magonza attorno all’anno 1455, la Bibbia del tipografo Johannes Gutenberg è il primo libro creato in Occidente con la nuova tecnica di stampa detta “a caratteri mobili” (in Cina esisteva da 4 secoli).

Di quest’opera di importanza capitale nella storia moderna del nostro continente non restano che una cinquantina di esemplari sparsi nel mondo. Due per l’appunto fanno parte della collezione di libri rari della Biblioteca nazionale di Francia, fra le maggiori istituzioni letterarie al mondo, con oltre 30 milioni di volumi stimati e la prestigiosa edizione digitale Gallica che a sua volta raccoglie milioni di documenti, volumi, mappe, immagini, spartiti, e ora per l’appunto anche le versioni digitali delle due bibbie del XV secolo.

La prima, assai rara e prestigiosa è una copia completamente stampata su pergamena, che mantiene ancora oggi una luminosità e una nitidezza eccezionali. Sono solo dodici gli esemplari oggi noti di Bibbia di Gutenberg stampati su pergamena e solo quattro di questi sono interi. La seconda copia è stampata su carta ma riveste una grande importanza storica perché l’unica che riporta una nota manoscritta che certifica come la stampa sia stata terminata nel 1456, fornendo quindi una delle poche informazioni cronologiche sul periodo in questione.

Entrambi questi tesori sono ora disponibili per una consultazione gratuita sul portale Gallica, con ampi commenti, immagini, note, un regalo per studiosi e appassionati proprio nell’anno in cui si festeggia il cinquecentenario della Riforma protestante, che fece della traduzione del testo sacro uno dei pilastri su cui poggiare.

La scelta di stampare su pergamena non era casuale, in quanto veniva garantita in questa maniera una maggiore longevità del prodotto, maggiore resistenza davanti ad un uso ripetuto e capacità di mantenere vivi a lungo i colori originali delle decorazioni e delle miniature. Che anche nel nostro caso mantengono dunque una lucentezza particolare nelle infinite varianti delle lettere stampate. Le parti che appaiono di colore rosso o blu (i titoli dei capitoli, l’apertura e la chiusura dei libri biblici, le lettere di riferimento, i numeri romani dei capitoli) sono state tutte colorate dopo il processo di stampa, rendendo in pratica ogni esemplare originale ed irripetibile.

(Immagine: Incipit della Genesi)

 

 

Condividi

Articoli recenti