M22-Disionario della fede_AscoltareSe si potesse riassumere tutta la Bibbia con un verbo, direi che il primato spetterebbe al verbo «ascoltare». Il credo per eccellenza dell’ebraismo è racchiuso in questa esortazione: «Ascolta, Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore» (Dt 6:4). Dio visita il suo popolo non passando dagli occhi ma dalle orecchie. Se egli è la Parola, questa deve essere ascoltata. «E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?… Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo» (Rm 10:14,17).

Anche la chiesa di Laodicea, così sicura di sé e inconsapevole del proprio stato spirituale, deve imparare l’ascolto: «… se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3:20). Non siamo chiamati solo ad ascoltare la Parola di Dio, colui che trasforma la nostra vita, ma siamo altresì chiamati ad ascoltare gli altri per capire le loro esigenze, le aspettative, le disillusioni e le speranze.

Molto più complesso è invece mettersi all’ascolto del mondo. Coltivare l’apertura verso il mondo significa essere sensibili nei confronti delle preoccupazioni della nostra società e difendere gli uomini dalle forze distruttrici del male. Gesù e gli apostoli hanno saputo presentare la Parola di Dio in modo pertinente, perché hanno saputo ascoltare non solo Dio, ma anche gli altri e il mondo.

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