Verso un uso responsabile e cristiano della rete.

Veronica Addazio – La comunicazione cambia a ritmi incredibilmente veloci e la chiesa come risponde? Parte da questa premessa l’ultimo dossier firmato dalla Commissione “Etica cristiana e Società” dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca). “Uso responsabile della rete” è il titolo del documento, frutto del lavoro della Commissione costituita dal gennaio 2006.

Dopo i primi due dossier dedicati uno al tema dell’ambiente e l’altro alla sessualità  (https://chiesaavventista.it/credo/dossier/), arriva dunque quest’ultimo lavoro che tratta argomenti di scottante rilevanza e attualità per la società in cui viviamo e per le nostre comunità ecclesiastiche, sempre più presenti e attive nel mondo della rete. Una realtà tutt’altro che virtuale che ha delle ripercussioni sulle nostre esistenze di cittadini, credenti, persone.

Il dossier si apre con un’introduzione a cura di Roberto Vacca, redattore di Radio Voce della Speranza di Firenze. “La comunicazione cambia. E le chiese?” è la tesi da cui parte una riflessione sostenuta da un dato: “Non si tratta di demonizzare Internet e i social media. Spesso i social media” sottolinea Vacca “sono stati uno strumento per organizzare proteste pacifiche e per denunciare efficacemente le repressioni di regimi autoritari durante diverse crisi politiche di questi ultimi anni. Inoltre, indubbiamente hanno dato la possibilità di ampliare e democratizzare il dibattito culturale e politico nella società e nelle chiese, un dato che è certamente da salutare con favore. Eppure, si è diffusa la sensazione che la società e persino le chiese spesso non si siano dimostrate all’altezza di queste nuove responsabilità. Non mancano le preoccupazioni per il dibattito interno alle nostre chiese, che i social media tendono a radicalizzare forse oltre quello che sarebbe giustificato”.

Il volumetto dà un contributo concreto al dialogo su un tema tanto noto all’opinione pubblica, un ambito, tuttavia, scarsamente normato e regolamentato. Il dossier approfondisce le sfumature che contraddistinguono l’uso della rete e auspica di offrire una serie di spunti per un “uso responsabile” di questo spazio che sempre più abitiamo.

Diversi i contributi che arricchiscono la riflessione. Davide Romano, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa, presenta alcune considerazioni sull’uso e l’abuso di internet sul piano sociale e politico, analizzando la minaccia velenosa delle fake news. Lo psicoterapeuta Giuseppe Tomai si è soffermato sulle potenzialità ma anche sugli enormi rischi che un uso massiccio e senza controllo dei social media provoca sulle nuove generazioni. I giovani e gli adolescenti sono in effetti i veri protagonisti di questo nuovo corso e possono fare la loro parte nell’uso evangelistico dei social media. Moderni discepoli digitali attivi con i loro post e tweet nell’oceano della rete assettata di speranza. Si interroga su questo aspetto l’articolo a cura di Alessia Calvagno, caporedattore nazionale di Rvs, e di Daniele Amodeo, laureato in scienze della comunicazione. Segue il capitolo dal titolo “La Chiesa avventista e i nuovi media. Una panoramica europea”, firmato dal past. Corrado Cozzi, responsabile delle Comunicazioni presso la Regione Intereuropea della Chiesa avventista. L’articolo passa in rassegna alcune esperienze positive ma illustra anche alcuni abusi registrati nella Regione, a livello di esperienze sul web.

Il dossier si arricchisce di un intervento di Rolando Rizzo, pastore avventista emerito, che accende i riflettori sull’impoverimento del dibattito teologico che spesso emerge scorrendo i commenti rilasciati su Facebook anche a firma di cristiani avventisti. Il documento si chiude con il punto di Vincenzo Annunziata, direttore del Dipartimento Comunicazioni dell’Uicca. Annunziata tira le fila del discorso sulle potenzialità dei media e sulle due facce della medaglia offerte alla chiesa dall’uso e dalla presenza su Internet: i nuovi mezzi di comunicazione rappresentano un vantaggio o uno svantaggio per la chiesa? I social network, Facebook al primo posto, così preponderanti nella vita di ognuno di noi, si chiede e ci chiede Annunziata, quanto influenzano la conoscenza della chiesa? Quanto sono importanti per la conoscenza della parola? Quanto sono indispensabili per la salvezza di ognuno di noi? I social network sono utili a favorire l’evangelizzazione?

Come leggiamo in Ebrei 1: “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo” (vv. 1,2). La risposta, dunque, la ritroviamo anche in questo caso in Gesù, maestro della comunicazione, e nel suo stile sempre vivo, ispirato dall’amore del Padre.

A breve sarà disponibile il documento da scaricare.

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