Hope Media Italia – Giovedì 14 marzo a Bologna è stato istituito il primo Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne. Ventidue donne di diverse tradizioni religiose hanno redatto un Protocollo d’intesa che si concretizzerà in iniziative culturali, di sensibilizzazione e vigilanza sul tema della violenza di genere.

“Non abbiamo voluto che queste donne fossero in rappresentanza ufficiale delle loro confessioni” ha spiegato Paola Cavallari, responsabile del Segretariato Attività Ecumeniche (Sae), ai microfoni di Hope Media Italia “Perché volevamo un organismo più agile e tutto sommato anche più libero; qualcosa che nasce dalla base e che dalla base si alimenta”.

Ha posto enfasi sul termine “interreligioso” Dora Bognandi, cristiana avventista e presidente della Federazione donne evangeliche in Italia (Fdei). “Questo è importante, perché dà una connotazione particolare alla cosa” ha affermato “Non è un incontro di donne o un’associazione laica ma, pur avendo intenti laici, parte da donne di fedi diverse. Ognuna di noi nel proprio ambito è chiamata a creare una rete di persone che siano sempre più sensibilizzate verso il tema delle violenze sulle donne e poi, nell’ambito delle nostre comunità di fede, vedere quanto le espressioni religiose influiscano sulla violenza di genere”

Il percorso che ha portato alla nascita dell’Osservatorio interreligioso è iniziato il 9 marzo del 2015, quando al Senato i rappresentanti di dieci denominazioni cristiane firmarono l’Appello ecumenico alle chiese cristiane in Italia contro la violenza sulle donne. Un atto di responsabilità, promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), per invitare a considerare che la violenza sulle donne è un gesto contro ogni essere umano e contro Dio stesso. Con la convinzione che le comunità cristiane devono impegnarsi a promuovere anche al loro interno un’educazione che liberi i maschi dalla spinta a commettere violenza sulle donne e sostenga la dignità, i diritti e il ruolo delle donne in ogni ambito della vita, privato e pubblico.

Questo germoglio è stato coltivato e rilanciato nelle giornate delle Tavole rotonde interreligiose svolte a Bologna tra il 2016 e il 2018, che hanno esaminato le connessioni tra religioni e violenze sulle donne. L’ideatrice di questo percorso, Paola Cavallari, ha compiuto un passo ulteriore promuovendo la nascita di un organismo finalizzato al dialogo interreligioso e interculturale, al confronto, all’educazione di genere, alla pratica e alla presa di parola di donne e uomini sul problema della violenza sulle donne che non è un’emergenza ma un problema strutturale.

L’Osservatorio nasce da un gruppo costituente di donne di religione cristiana (evangelica, cattolica, ortodossa), ebraica, islamica, induista, buddhista, che hanno redatto il Protocollo d’intesa presentato a Bologna la scorsa settimana presso la Fondazione di Scienze Religiose Giovanni XXIII.

Ascolta le interviste ad alcune delle firmatarie del Protocollo: Dora Bognandi, Esther Blake, Hamsananda Ghir, Latifa Buamul, Mariangela Fala, Paola Cavallari, Paola Morini, Sara Kamischi.

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