Un atto di odio razziale, religioso, o una rapina andata tragicamente male? E’ la domanda a cui stanno cercando risposta gli investigatori del Dipartimento di Polizia di New York, dopo l’uccisione al Queens di un imam, Maulama Akonjee, originario del Bangladesh, che i suoi seguaci gia’ attribuiscono alla retorica infuocata usata da Donald Trump contro i musulmani.

Cosi’ iniziava l’articolo su La Stampa del 15 agosto 2016 di Paolo Mastrolilli. Successivamente e’ stata data notizia dell’arresto di Oscar Morel, che avrebbe ucciso l’imam e il suo assistente nell’ambito di una “disputa tra musulmani e ispanici”. Sono molti tuttavia a indicare nella retorica anti-islamica della campagna elettorale di Donald Trump la causa remota dell’omicidio. Su questa linea si e’ espressa anche l’Associazione Culturale Islamica in Italia con un comunicato che riproduciamo integralmente, riportato sulla rivista on line “Ildialogo.org” :

L’Associazione Culturale Islamica in Italia esprime il suo piu’ vivo dolore per la barbara uccisione dell’imam e del suo collaboratore avvenuto a New York. Il motivo e’ chiaramente la situazione di odio religioso scatenata dalla destra ultraconservatrice contro la comunita’ islamica accusata di essere nemica del popolo americano.
Esprimiamo tutta la nostra solidarieta’ alla famiglia dei due responsabili islamici al direttivo della moschea e a tutta la comunita’ islamica americana.
Pensiamo che l’unica risposta a questo odio sia continuare a fare il bene a musulmani e non musulmani e lavorare per la pace.
E’ importante che l’opinione pubblica sappia che la nostra strada non  e’ la violenza, ma la giustizia e che chi uccide e’ egualmente nemico dell’umanita’, sia che si tratti di un sacerdote, sia che si tratti di un imam, come di un’altra persona disarmata ed innocente.
Ribadiamo la sacralita’ della vita umana come base della nostra fede. Ci impegniamo con il dialogo con i buoni e con i sinceri, chiedendo alle istituzioni ed alla societa’ civile vicinanza e solidarieta’ con la comunita’ islamica contro la campagna di odio, la disinformazione mediatica e ogni forma di razzismo ed islamofobia.
Diversi studi confermano che l’islamofobia e’ in aumento in tutto il mondo occidentale nonostante il fatto che 9 vittime del terrorismo su 10 siano musulmani. I terrorismi si vincono rinsaldando i legami tra gli esseri umani, costruendo una civilta’ basata sulla pace e sull’amore tra le creature figli di Adamo.

Abbiamo chiesto un commento, in relazione ai temi sollevati nel comunicato, a Giovanni Sarubbi, direttore di IlDialogo.org

 

I seguaci di Maulama Akonjee in piazza: non credono all’ipotesi della rapina

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