Gommoni malandati, rimpatri, nazionalismi e rispetto del diritto internazionale.
Il problema dei migranti è esploso mediaticamente. Lo scenario che stiamo vivendo ci pone di fronte a degli interrogativi politici ed etici. Ai microfoni del caporedattore di Rvs Roma, Mario Calvagno, la parola al direttore nazionale di Radio Voce della Speranza, il pastore avventista Daniele Benini. Il titolo del suo intervento accende la riflessione sul tema. Il profugo non è solo quello che sbarca sulle nostre coste. È il mio vicino, lo sono anch’io.

“Viviamo in un contesto socio-economico incerto e fragile”, sottolinea Benini, “l’Unione europea vacilla, le potenze mondiali fanno la voce grossa con la battaglia dei dazi; i fenomeni migratori sono sempre esistiti e difficilmente possono essere risolti. Non resta che gestirli senza arroganza ma con un poco di umiltà e un po’ di buon senso a partire dall’Unione europea e dalle sue scelte”.

Oltre il muro contro muro entra in gioco la dimensione etica e spirituale dell’uomo, la capacità di sapere accogliere non solo il disperato che arriva dal barcone ma anche il mio prossimo che è accanto a me e spesso ignoro.

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