Si scopre una triste realtà sfogliando le pagine di giornale e leggendo gli ultimi dati diffusi da Antigone, l’associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”: con i suoi osservatori autorizzati a entrare nelle carceri redige un report annuale che descrive le condizioni strutturali, il clima detentivo, il rispetto della legislazione penitenziaria e altre caratteristiche della struttura visitata. In totale nelle carceri italiane ci sono 58.759 detenuti, 8.127 in più rispetto alla capienza regolamentare.

Questa terribile medaglia ha anche un’altra faccia, quella della speranza, della prospettiva umana, cristiana che mette al centro la persona, nonostante gli errori grandi che sono stati commessi e che mettono alla prova la forza del perdono.

Anche se le cronache ci offrono un paesaggio cupo, disperato il più delle volte, noi nel nostro piccolo possiamo metterci del nostro, con un pensiero, una preghiera e anche un gesto concreto. Ce lo ricorda il Vangelo, nella lettera agli Ebrei al cap 13, versetti 1 e 3: Perseverate nell’amore fraterno. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale.

L’essere umano al centro dunque, nonostante tutto. Ascoltiamo dunque l’editoriale a cura di Veronica Addazio, vice direttore nazionale di Radio Voce della Speranza.

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