È partita, il 3 settembre, la campagna della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio. A un mese dalle elezioni amministrative (comunali e circoscrizionali) 2021, chiede alle candidate e ai candidati di fare proprio il vademecum in cinque punti per una comunicazione politica e pubblica libera dai discorsi d’odio. Questa modalità dovrebbe essere normale, dovrebbe appartenere alla logica della vita di un paese civile. Invece cosa accade di solito e con quali conseguenze?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il professor Federico Faloppa, docente di Linguistica all’Università di Reading; coordinatore Rete nazionale per il Contrasto ai Discorsi e ai Fenomeni d’Odio

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