Erton Köhler: “Una visione globale per una chiesa unita, inclusiva e in missione”

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

6 Luglio 2025
Erton Köhler: “Una visione globale per una chiesa unita, inclusiva e in missione”

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

6 Luglio 2025

In una conferenza stampa ricca di spunti, sollecitato dalle domande dei rappresentanti dei media interni ed esterni alla chiesa, il nuovo presidente della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, il past. Erton Köhler, ha delineato la sua visione per il futuro della chiesa mondiale. In modo trasparente, rispettoso e determinato, ha risposto a interrogativi su temi cruciali come inclusività, missione, comunicazione, educazione, ruolo delle donne e sfide globali.  

President Erton Carlos Köhler with his family at the 62nd General Conference Session of the Seventh-day Adventist Church, America’s Center Convention Complex, St. Louis, Missouri, USA, July 3-12, 2025. Camera date: Friday, July 4, 2025 16:04.

Un legame profondo con il Brasile
Köhler ha esordito esprimendo gratitudine per il Brasile, dove ha servito per oltre 30 anni. “È il mio popolo,” ha detto, “ma ora servo la famiglia mondiale”. Ha espresso l’impegno a onorare questa esperienza in quel Paese nel suo nuovo ruolo globale. 

Inclusività e fedeltà alla Bibbia
Alla domanda su come gestire la diversità di opinioni nella chiesa, ha risposto: “Sarò aperto al dialogo con tutti, rimanendo fedele alla Bibbia. Quando c’è rispetto, il dialogo è sempre possibile”. Ha ribadito che la chiesa appartiene a tutti e che il suo compito è guidare l’intera comunità, non solo una parte. 

Le priorità strategiche: unità e missione
Il presidente neoeletto ha dichiarato che due parole chiave guidano la sua visione: unità e missione. “L’unità rafforza l’identità e apre la strada allo Spirito Santo” ha affermato. La missione è “l’agenda prioritaria” della chiesa che è chiamata a rivolgere il messaggio del vangelo ovunque nel mondo. Tuttavia, non basta condurre le persone a Cristo, occorre anche fare in modo che rimangano nella chiesa. Per questo è necessario riaffermare l’importanza di prendersi cura delle persone e delle relazioni, è questo il senso del discepolato. Ha parlato anche della necessità di preparare dei missionari per entrare nei Paesi chiusi alla fede cristiana, come la Cina o le nazioni a maggioranza musulmana. “Dio può aprire le porte all’improvviso e noi dobbiamo essere pronti”.  

Giovani
Con un passato da direttore della gioventù avventista, Köhler ha sottolineato l’importanza di dare voce ai giovani: “Dove ci sono giovani, c’è dinamismo, creatività e impegno”. Ha promesso di essere vicino a loro e di valorizzare il loro contributo alla missione. Ha precisato che per prevenire la disaffezione dei giovani nei confronti della chiesa, un dato che emerge dai rapporti statistici in tutto il mondo, occorre iniziare a prendersi cura dei bambini e dei ragazzi a partire dalle classi della Scuola del Sabato, i Ministeri in favore dei Bambini e il programma scoutistico, investendo maggiori energie e risorse in questi settori, incoraggiandone la collaborazione, l’integrazione e il coordinamento. 

La comunicazione e le nuove tecnologie
Köhler ha detto di considerare la comunicazione uno degli strumenti più strategici per raggiungere le persone. Intende favorirne la modernizzazione avvalendosi dei metodi più avanzati, pur mantenendo intatto il messaggio: “Non dobbiamo cambiare il messaggio, ma il modo in cui lo presentiamo”.

Educazione: eccellenza, identità e missione
Ha spiegato di ritenere che ci sono tre pilastri sui quali poggia l’educazione avventista:
1 Eccellenza accademica
2 Identità avventista forte
3 Impegno missionario 

Ha asserito che le università sono centri di influenza spirituale e culturale. Inoltre, ha difeso la libertà accademica, ma ha chiesto che venga usata per rafforzare la missione della chiesa. Ha anche espresso apertura verso i media indipendenti, invitandoli a collaborare con spirito costruttivo. 

Ruolo delle donne
Pur evitando il dibattito sulla consacrazione al ministero pastorale, in quanto non sarebbe al momento all’ordine del giorno, Köhler ha riconosciuto l’importanza delle donne nella chiesa: “Sono la maggioranza nella chiesa e meritano più spazio nella dirigenza e nei comitati”.

Famiglia e ministero
Sollecitato da una domanda specifica sulla sua famiglia, ha condiviso la sua esperienza personale nel cercare un equilibrio tra famiglia e ministero, lodando il supporto della moglie e sottolineando l’importanza della presenza, anche a distanza. 

Erton Carlos Köhler, President Elect, General Conference (GC) and Samuel H. Neves, Associate Director, Communication, General Conference (GC) at Press Conference Answering Questions, The 62nd General Conference Session of the Seventh-day Adventist Church, America’s Center Convention Complex, St. Louis, Missouri, USA, July 3-12, 2025. Camera date: Friday, July 4, 2025 17:39.

Musica: evitare gli estremi
Sulla musica nella chiesa, ha detto: “Evitiamo gli estremi. La musica è una strada a più carreggiate, dove possono viaggiare molti veicoli. Dobbiamo evitare i burroni”.

Vaccini e pandemia
Riguardo a un suo post del 2020 in cui pregava per un vaccino, ha risposto: “Dio può agire in molti modi. Se accetti il vaccino, Dio ti benedica. Se non lo accetti, va bene lo stesso. C’è spazio per tutti nella chiesa”.

Immigrazione e comunità vulnerabili
Ha riconosciuto le difficoltà in cui molti immigrati versano in questo momento storico e ha assicurato che la chiesa è vicina a loro, nel rispetto delle leggi locali. “Non possiamo risolvere tutto con dichiarazioni pubbliche, ma possiamo essere presenti dove serve”. 

Kohler ha inoltre ribadito che con i suoi propositi non intendeva esprimere giudizi sull’operato di chi lo ha preceduto, precisando che intende lavorare in continuità con il passato anche se con le normali differenze legate alle diversità personali.

Guarda la conferenza stampa in inglese qui.

[Foto: Gerhard Weiner/Nathaniel Reid – Adventist Media Exchange (CC BY 4.0).] [
[Riassunto e tradotto da Giuseppe Cupertino] 
 

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