Bruna Codeluppi – Vorrei condividere l’esperienza che è stata raccontata da una sorella nella mia chiesa, perché possa essere di incoraggiamento per altri.

«Ormai gli esami di licenza media di mio figlio Davide sono finiti, manca solo il ritiro degli attestati con la valutazione finale. Periodo di grande ansia per un genitore e anche per il mio ragazzo, non solo per la tensione dell’esame in sé, ma per un problema che abbiamo affrontato e risolto in maniera davvero positiva.

Sono i primi di giugno e ricevo il calendario delle prove d’esame. Noto che l’ultima prova scritta è programmata di sabato. Preparo il modulo per la domanda, secondo la legge che prevede di sostenere l’esame in giorno diverso. Dopo pochi giorni, ricevo sul cellulare la telefonata del preside che mi informa di aver visto la domanda e mi chiede se è possibile, in circostanze particolari come questa, derogare. Rispondo che non si tratta di fare eccezioni ma che, pur comprendendo la loro difficoltà come scuola e istituzione, per noi è motivo di fede e soprattutto di coscienza. Il preside mi risponde che la sua era solo una domanda e che non può far sostenere la prova di esame a mio figlio in altro giorno da solo… sposterà la prova per tutti gli studenti al lunedì successivo.

Nella stessa giornata la circolare che comunica lo spostamento di calendario arriverà a tutti i genitori, nessuno dei quali farà obiezioni. È bello vedere che ci sono persone che, al di là della dovuta attenzione alla legge, rispettano la fede e la sensibilità delle persone».

 

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